IT4030004 Val d'Ozola, Monte Cusna

Il SIC-ZPS Val d'Ozola, Monte Cusna (Villa Minozzo e Ligonchio) è caratterizzato, nella porzione più settentrionale, dagli Schiocchi dell'Ozola, ripidissime pareti di arenaria che superano il centinaio di metri, mentre sono le praterie d'alta quota e i vaccinieti a segnare il paesaggio della dorsale del crinale, ricca di affioramenti rocciosi e vallette nivali, che dal M. Bagioletto si prolungano fino al M. La Piella attraverso la cima del M. Cusna (2.121 m).

Estese risultano anche le aree boscate, caratterizzate da faggete governate a ceduo o a fustaia, come il Bosco delle Veline. Numerosi risultano infine i ruscelli, gli acquitrini e le pozze alimentate dalle acque di fusione della neve. Sono presenti 16 habitat naturali di interesse comunitario, dei quali 3 di importanza prioritaria.
Le specie di interesse comunitario e conservazionistico presenti nel territorio del sito sono numerosissime: tra i mammiferi, importante è la presenza del lupo, dell'arvicola delle nevi e dei chirotteri di interesse comunitario miniottero e vespertilio di Blyth; tra gli uccelli sono segnalati il calandro, il culbianco, il codirossone, il beccafico, il luì verde, il falco pecchiaiolo, il succiacapre, la tottavilla, l'averla piccola e l'aquila reale; tra gli anfibi sono presenti il tritone alpestre, la salamandra pezzata e la rana temporaria.
Ricchissima ed estremamente variegata la flora presente: tra le specie vegetali rare e/o minacciate figurano, oltre alla specie di interesse comunitario Primula apennina, anche Coeloglossum viride, Gentiana nivalis, Swertia perennis, Globularia incanescens, l'endemica Vicia cusnae, Ranunculus kupferi, Eriophorum scheuchzeri, Soldanella pusilla, Aquilegia alpina, Cerastium cerastioides, Leucanthemum coronopifolium, Linum capitatum, varie sp. di Salice (Salix breviserrata, S. hastata, S. herbacea), Epipogium aphyllum, Empetrum hermaphroditum, Triglochin palustre, Geranium argenteum, Cicerbita alpina, Juncus trifidus, Silene suecica, Juncus jacquinii, Trichophorum alpinum, Triifolium radium, Saxifraga etrusca, Rhododendron ferrugineum, Plantago alpina, Leucanthemopsis alpina, Soldanella pusilla, Cerastium cerastioides e Carex fetida.

Testi tratti da "Aree Protette e rete Natura 2000 in Provincia di Reggio Emilia" a cura dell'U.O. Aree Protette e Paesaggio - Provincia di Reggio Emilia (Area Cultura e valorizzazione Territoriale - Servizio Pianificazione Territoriale, Paesaggistica e Ambientale).

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
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Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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