La Riserva Naturale dello Stato dell'Orecchiella

  • Provincia: Lucca
  • Comuni: San Romano Garfagnana; Villa Collemandina
  • Superficie: 215 ettari
  • Categoria: Riserva Naturale di Popolamento Animale.
  • Atto istitutivo: D.M. 28 aprile 1980.
  • Ente gestore: Ministero per le Politiche Agricole (Mipaf) - Corpo Forestale dello Stato; Ufficio territoriale per la biodiversità di Lucca - Viale Giusti, 65 - 55100 Lucca - Tel. 0583/955525-26 - Fax 0583/953775.
  • Centro visitatori: Tel. 0583619098 - E-mail: info@garfagnanaservizituristici.com 
  • Il centro visitatori è sprovvisto di bancomat, è possibile acquistare i ticket online https://www.geoticket.it/tickets/31
L'ambiente naturale

Nell'area sono localizzate le strutture principali del cosiddetto "Parco dell'Orecchiella": Centro Visitatori e Museo naturalistico, con area verde attrezzata e giardino di montagna, stand per la vendita di prodotti tipici locali, bar - ristorante, rifugi forestali, allevamenti di selvaggina e recinti di acclimatazione per la fauna selvatica (orso bruno, muflone). Le infrastrutture sono state realizzate ai fini didattici e ricreativi; l'utenza è varia ed eterogenea e comprende scuole di ogni tipo e grado, università, escursionisti e visitatori del fine settimana, particolarmente numerosi durante il periodo estivo (circa 40.000 presenze nel 2007 di cui 7000 ragazzi delle scuole).
Caratteristico è l'ambiente forestale multiforme e ben curato, frutto dei rimboschimenti effettuati dal Corpo Forestale dello Stato a partire dall'ultimo dopoguerra per il recupero di un ambiente montano già degradato dall'eccessivo sfruttamento dell'uomo (pascolo, taglio di legna etc.).

Vegetazione
E' caratterizzata da boschi di latifoglie e conifere, faggio nella fascia superiore agli 800-1000 metri dove sono presenti sporadicamente anche il Sorbo degli Uccellatori (Sorbus aucuparia), il Sorbo montano (Sorbus aria) e il Maggiociondolo (Laburnum anagyroides). Oltre alla faggeta sono presenti anche boschi di Cerro (Quercus cerris) con Carpino nero (Ostria carpinifolia) e Nocciolo (Coryllus avellana). Una buona parte della riserva è caratterizzata poi da boschi di conifere risultato dei grossi interventi di risanamento della montagna effettuati dal Corpo Forestale dello Stato a partire dalla metà del secolo scorso. In questi nuovi impianti sono state impiegate varie specie tra cui il Pino nero (Pinus nigra), Pino Cembro (Pinus cembra), Abete di Douglas (Pseudotsuga menziesii), Larice (Larix decidua), Abete rosso (Picea abies) e Abete bianco già presente su queste montagne fino ad alcuni secoli fa. In quegli anni furono impiantate anche molte specie di arbusti importanti per la produzione di frutti, bacche e drupe fonte di alimentazione per gli animali selvatici.

Fauna
La Riserva dell'Orecchiella è stata per molto tempo zona di ripopolamento faunistico all'interno della quale sono stati tenuti per un periodo di acclimatamento cervi e caprioli che sono stati poi liberati sul territorio.
Grazie agli interventi di ricostruzione ambientale oggi all'Orecchiella possiamo trovare i grandi erbivori, Capriolo (Capreolus capreolus) già presenti in passato e tornati grazie alle reintroduzioni del CFS e il Muflone (Ovis musimon) proveniente dalla Sardegna e introdotta in gran parte dell'Appennino. Fra gli ungulati è presente anche il Cinghiale. Fra i mammiferi possiamo trovare la Lepre (Lepus europeus), i Mustelidi (Donnola, Faina, Puzzola, Tasso e la rara Martora) e i Roditori (Moscardino, Ghiro, Scoiattolo e Marmotta). Grazie a questa grande varietà faunistica oltre che ad altri fattori come lo spopolamento della montagna e l'istituzione di aree protette, dalla fine degli anni '80 il lupo è tornato spontaneamente a popolare i boschi dell'Orecchiella.
Il popolamento ornitico è caratterizzato oltre che dalle specie tipiche dell'ambiente dei boschi montani come la Ghiandaia (Garrulus glandarius), il Fiorrancino (Regulus ignicapillus), il Codibugnolo (Aegithalos caudatus), la Cincia bigia (Parus palustris), la Cinciarella (Parus caeruleus), la Cinciallegra (Parus major), la Cincia mora (Parus ater) il Fringuello (Fringilla coelebs) e il Ciuffolotto (Pyrrhula pyrrhula), il Picchio verde (Picus viridis), il Picchio rosso maggiore (Picoides major) e il Picchio muratore (Sitta europaea), anche dai rapaci notturni come il raro Gufo reale (Bubo bubo), la Civetta (Athene noctua), l'allocco (Strix aluco) e il Gufo comune (Asio otus); dai rapaci diurni come la Poiana (Buteo buteo), il Gheppio (Falcus tinnunculus) e lo Sparviero (Accipiter nisus) che spesso nidifica nei rimboschimenti di conifere della Riserva. Nei pascoli troviamo anche il Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros).

Geologia
Il territorio dell'Orecchiella è caratterizzato da rocce appartenenti prevalentemente alla Falda Toscana che costituisce il sistema geologico delle Apuane e dell'Appennino. Le rocce che formano questa sequenza stratigrafica si sono formate milioni di anni fa in un ambiente di mare inizialmente poco profondo ma che con il passare del tempo si era notevolmente modificato fino a richiudersi. Asseconda dei cambiamenti di questo mare si depositavano rocce diverse che sollevandosi hanno dato origine a queste montagne, questo processo è iniziato nel Triassico (248-213 milioni di anni).
Nell'area della Riserva affiorano prevalentemente:

  • Scaglia rossa e calcareniti a nummuliti: formazione composta da argilliti rosse, verdi e grigie con intercalazioni di calcareniti con abbondanti Nummuliti (organismi unicellulari marini dotati di guscio calcareo e ben visibili a occhio nudo)

  • Arenaria macigno:è la formazione che caratterizza anche il crinale dell'Appennino, si tratta di una roccia a grana fine di colore grigio scuro formatasi in un mare profondo.

Emergenze storico-culturali
Le prime testimonianze di presenza umana su questo territorio risalgono all'Epigravettiano finale (circa 10.000 anni fa). A quel periodo risalgono le "officine litiche" per la lavorazione della selce, materia prima affiorante in zona, rinvenute in località Casini di Corte e la Greppia. Questi siti sono stati individuati attraverso studi e scavi portati avanti dall'Università di Pisa Dipartimento di Scienze Archeologiche.
Nei secoli successivi la presenza dell'uomo su questo territorio è sempre legata allo sfruttamento delle principali risorse: il bosco e i pascoli. A testimonianza dello sfruttamento di queste risorse si possono osservare nei boschi le tracce dell'attività dei carbonai ossia quello che rimane delle "carbonaie" per la produzione del carbone. Camminando nei boschi capita infatti spesso di trovare delle piazzole pianeggianti e senza alberi dove sul terreno sono ancora visibili i pezzi di carbone. Queste strutture erano tipiche delle faggete situate spesso nei luoghi più remoti dai quali risultava difficile trasportare il legname e si produceva allora il carbone vegetale più leggero da trasportare.
Altra testimonianza delle attività umane sono gli "alpeggi", piccoli insediamenti stagionali situati tra i 1000 e i 1400 metri slm utilizzati dai pastori nel periodo estivo per lo sfruttamento dei pascoli montani. Nell'area della riserva ne possiamo vedere ancora diversi (Capanne di Caprignana, Capanne di Vibbiana, Capanne di San Romano) ormai utilizzate come case di villeggiatura mentre di altre non più in uso si vedono solo le rovine. Spesso a collegare i paesi agli alpeggi troviamo una rete di sentieri lastricati talvolta sostenuti da muri a secco che testimoniano l'importanza degli alpeggi e della transumanza .
Da segnalare la Fortezza di Verrucole, situata più in basso rispetto all'Orecchiella su uno sperone roccioso che sovrasta il vicino paese di San Romano e domina la parte alta della Valle del Serchio.

Accesso
L'Orecchiella, è facilmente raggiungibile da Castelnuovo Garfagnana, da cui dista circa 20 km, seguendo la strada provinciale per Villa Collemandina e Corfino e deviando quindi per l'Orecchiella.
Castelnuovo Garfagnana è collegato a Lucca dalla statale n. 12 del Brennero, dalla provinciale "Lodovica" e dalla linea ferroviaria Lucca - Aulla.

Strutture

In località Orecchiella, esistono varie strutture istituite dal Corpo Forestale dello Stato, quali il Centro Visitatori, il Museo dei Rapaci, rifugi di sostegno al turismo naturalistico, posti di ristoro, Giardino di montagna, Orto botanico, stands di prodotti tipici locali.

Dall'Orecchiella partono i vari sentieri che, attraverso percorsi di grande suggestione e di graduale difficoltà, raggiungono i vari punti del Parco. Si consiglia di chiedere informazioni in biglietteria in merito allo stato di percorribilità dei sentieri.

Il Centro Visite è posto in un bell'edificio dotato di Museo naturalistico, sala convegni e proiezioni, biblioteca e laboratorio; nei suoi pressi si trovano anche un giardino di montagna dove si possono ammirare splendide fioriture, posti di vendita prodotti tipici della zona e ristoranti.
Inoltre, sempre nelle immediate vicinanze del Centro Visite, vi sono diversi recinti faunistici ove si possono ammirare, e fotografare, in ampi spazi, seppur recintati, diversi animali: mufloni, caprioli e orsi.
Questi ultimi costituiscono una vera e propria attrazione, sia per la rarità di recinti che li contengono in relativa libertà, sia per il numero (sono sette), che per la loro simpatia e "disponibilità" verso i visitatori.
L'intera area è già da anni una meta turistica molto conosciuta ed è dotata di numerosi sentieri, tutti ben segnalati, per percorsi che vanno da meno di un'ora ad intere giornate, attraversando scenari estremamente spettacolari, sia per le fioriture che per i paesaggi che si incontrano.
Numerose sono le possibilità di alloggio nel territorio del Parco: presso graziosi rifugi monofamiliari, stanze in affitto, alberghi o rifugi. Numerosi sono i ristoranti ed un'area è attrezzata per il campeggio.
Nel Parco, oltre ad escursioni a piedi, è possibile effettuare giri in mountain bike e a cavallo. 

Il Centro Visitatori e tutte le strutture ad esso connesse (recinti faunistici, esposizioni, stand, etc.) sono aperti  nei seguenti orari:

  • Aprile: domenica e festivi dalle 10 alle 16
  • Maggio: domenica e festivi dalle 10 alle 17
  • Da giugno ad agosto compreso: tutti i giorni dalle 10 alle 18
  • Settembre: tutti i giorni dalle 10 alle 17
  • Ottobre e novembre: solo domenica e festivi dalle 10.30 alle 15.30 fino al 01 Novembre.  

A causa delle sanificazioni obbligatorie Covid i musei chiudono mezz'ora prima dell'orario riportato. 

L'ingresso all'area espositiva costa Euro 2,00. Il biglietto è ridotto per  i bambini 0-5 anni e gli adulti sopra i 65 anni.

I cani non possono entrare nell'area a pagamento. 

Percorsi didattici

Recinti Faunistici
Negli ultimi anni il Corpo Forestale dello Stato ha dato accoglienza qui all'Orecchiella a diversi animali che per vari motivi non potevano essere rimessi in libertà. Per loro sono stati costruiti dei recinti visitabili percorrendo un sentiero facilitato che parte dal Centro Visitatori e che comprende anche il Museo Naturalistico, la Casa dei Rapaci ed il Giardino dei Fiori di Montagna. Gli animali che si possono vedere sono mufloni, caprioli e orsi. Il tempo necessario per la visita sono 2 h.

Il sentiero dello Struscio
Si tratta di un percorso didattico realizzato per dare ai ragazzi informazioni riguardanti le tracce e i segni di presenza degli animali selvatici che popolano i boschi dell'Orecchiella; si possono riconoscere ed osservare impronte, resti dell'alimentazione, feci e richiami. La lunghezza del percorso è di circa 1 km ed il tempo di percorrenza è di circa h 2.30, comprese le soste per la compilazione delle schede didattiche e l'ascolto dei richiami. E' particolarmente indicato per i ragazzi delle Scuole Elementari ma può essere percorso anche con quelli delle Medie (I^ e II^).

Riserva faunistica
Ripercorre in parte il Sentiero dello Struscio per poi salire leggermente più in alto all'interno dei rimboschimenti del Monte Orecchiella. Attraversando i boschi di conifere si può capire la storia dell'Orecchiella, un territorio un tempo devastato dai tagli del bosco, che oggi ha nuovamente acquisito un grande valore ambientale grazie agli interventi del Corpo Forestale dello Stato. Il percorso è lungo circa 1,5 km, il tempo medio di percorrenza è di circa 1.30 h. E' adatto sia per ragazzi delle scuole elementari e medie che per gli adulti.

Il Sentiero del "Fontanone"
parte dal Centro Visitatori e seguendo all'inizio il percorso che passa dai recinti faunistici dei mufloni e dei cervi, sale lievemente verso il laghetto nei pressi della Casa dei Rapaci, da qui entra nel bosco di conifere subito dopo il vecchio recito per la cattura dei cervi. In questo punto un cancello dà inizio al percorso vero e proprio che ripercorre una antica mulattiera. Il bosco che si attraversa è un bosco di conifere e fa parte dei grossi interventi di recupero ambientale che il Corpo Forestale dello Stato ha compiuto nella zona dell'Orecchiella fin dagli inizi del secolo scorso. Proprio in questa parte della Riserva Naturale del Monte Orecchiella si trova infatti uno dei nuclei più antichi di questi rimboschimenti, risalente agli anni '30. Il percorso è attrezzato in questo tratto con panchine ed una fontana per consentire a chi lo percorre di riposare e rinfrescarsi godendo dei profumi e dei suoni del bosco d'abeti. Si raggiunge in breve la strada asfaltata in prossimità di una fonte nota con il nome di "Fontanone". Da qui è possibile rientrare al Centro Visitatori percorrendo un tratto di questa strada. Per chi non volesse passare sulla strada, un sentiero più stretto e non facilitato corre parallelo alla via ritornando al punto di partenza.
Lunghezza: 400 mt dal cancello alla strada asfaltata
Caratteristiche: percorso facilitato attrezzato con staccionata, corrimano in legno a terra per i non vedenti, area di sosta con fontana e panchine.
La pendenza è inferiore all'8%.

Riferimenti
Centro Visitatori dell'Orecchiella - Tel. 0583/619098 (Si prega di contattare in orario di apertura) oppure via email info@garfagnanaservizituristici.com

Emergenze storico - artistiche
Centri storici tipici a Castelnuovo Garfagnana ed a Castiglione Garfagnana. Nel Comune di San Romano Garfagnana va menzionata l'antica Fortezza delle Verrucole, forse la più rappresentativa delle rocche e fortezze ancora in piedi nella Valle.
Molto caratteristica è anche la località di Campaiana, tipico villaggio della montagna appenninica.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
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Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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