La flora italiana si presenta ricca di specie endemiche, cioè di specie esclusive di determinati territori. In particolare lungo tutta l'Italia peninsulare gli endemismi sono distribuiti prevalentemente sui diversi gruppi montuosi dell'Appennino. Anche il territorio del Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano, per le sue caratteristiche orografiche e climatiche, ospita diverse specie endemiche, ovvero specie esclusive di questo tratto d'Appennino.
Tra queste le più note sono: Vicia cusnae (sub-endemica), Festuca riccerii (endemica), Brachypodium genuense (comune, endemica) oltre alla Primula appenina (sub-endemica).

In quanto specie protette, non ne è consentita la raccolta.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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