Bicicletta

Una meta ideale sia per gli appassionati di ciclismo su strada, mountain-bike e downhill

Per i ciclisti un itinerario semplice, per cominciare, può essere quello attorno alle pendici della Pietra di Bismàntova, rupe manifesto dell'Appennino. Partendo da Castelnovo ne' Monti, il percorso si dipana per 15 km, su strada asfaltata, tra le borgate di Carnola, Vologno, Maro e Casale, per poi tornare a Castelnovo. Il dislivello complessivo è di poco più di 100 m: accessibile a tutti. Una variante più lunga consente di scendere da Castelnovo, attraverso la strada che passa per le borgate di Carnola e Bondolo, nell'area dei gessi triassici, per poi proseguire sulla pista Gatta-Pianello, passare accanto alle suggestive fonti di Poiano, risalire da Gatta a Castelnovo e completare il periplo di Bismàntova svoltando dalla statale 63 verso il borgo di Casale.

Un lungo itinerario, chiamato Tra terra e cielo (145 km, con 2210 m di dislivello complessivo) e segnato con apposite indicazioni (per informazioni e cartine di questi primi due percorsi: ufficio IAT di Castelnovo ne' Monti), si snoda tra i territori di Castelnovo ne' Monti, Ramiseto, Collagna, Ligonchio, Villa Minozzo e le aree matildiche di Toano e Carpineti.

I passi che racchiudono il territorio del parco si propongono come punto di riferimento ideali per itinerari adatti a grimpeurs allenati. Per esempio, da Fivizzano si può arrivare a Licciana Nardi, salire al passo del Lagastrello, quindi scendere a Ramiseto, puntare alla località Sparavalle, da qui al passo del Cerreto e di nuovo giù a Fivizzano.
Oppure, partendo da Ligonchio, per il passo Pradarena si raggiunge Piazza al Serchio, il passo Carpinelli, Fivizzano, Collagna, Le Vàglie e si rientra a Ligonchio. Le strade verso il Cerreto, il Pradarena, il Lagastrello sono quelle su cui si può gustare il meglio del crinale, con uno sguardo di insieme sui due versanti, emiliano e toscano.

Forse ancora più ampia è la possibilità di scelta per gli appassionati delle bici a "ruote larghe": la mountain bike qui è di casa. Tra i tanti itinerari possibili, quello tra Sassalbo, sede del parco, e il borgo di Camporàghena nel comune di Comano, oppure l'anello del Cusna, con partenza e arrivo a Febbio di Villa Minozzo (54 km, circa 6,5 h) attraverso Pianvallese, i rifugi «Battisti» e «Bargetana», i monti Cusna e Prado. Questo percorso presenta anche varianti verso Ligonchio, il passo di Pradarena, l'Abetina reale.

Gli amanti del downhill in mountain bike trovano nel Parco Nazionale Appennino tosco emilaino attrezzate con gli appositi ganci le seggiovie di Prato Spilla e Cerreto Laghi in luglio e agosto.
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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