Rogo nella notte a Bismantova: in fumo 7.000 metri quadrati di bosco

Il Parco dell’Appennino: “Una zona di pregio”

( Sassalbo, 03 Febbraio 2022 )

“La Pietra di Bismantova è un simbolo oltre che del Parco nazionale dell’Appennino di un intero territorio. Vederla aggredita dal fuoco ieri sera è stato sicuramente impressionate. Grazie all’impegno di vigili del fuoco, carabinieri forestali e territoriali, del comune di Castelnovo ne’ Monti e di alcuni volontari è stato possibile contenere i danni”. A parlare è Fausto Giovanelli, presidente del Parco dell’Appennino, che così commenta quanto accaduto nella notte di ieri, quando dopo le 21 un incendio, ha interessato oltre 7000 metri quadrati di bosco, lungo la strada che sale all’eremo, a est dell’acquedotto lungo il sentiero 679 A.

“Quello che al momento è noto è che andata in scena una combinazione tipica degli incendi boschivi anche a metà inverno: temperatura mite, vento e assenza di precipitazioni da giorni. A questo si è sommato l’innesco e a valutare se esso sia doloso o di natura accidentale lo stabiliranno le indagini in corso” spiega Giuseppe Piacentini, comandate dei Carabinieri forestali del Parco.

Purtroppo l’incendio è divampato proprio in area Parco, in una zona di pregio sito di interesse comunitario di Rete Natura 2000. La zona è caratterizzata dalla flora di tipo legnosa tipica del posto: roverella, cerro, leccio, tiglio ma anche arbusti preziosi come il ginepro, il sorbo e il maggiociondolo. 

Encomiabile il lavoro delle squadre intervenute, due automezzi dei vigili del fuoco, anche dalla caserma di Canalina a Reggio città, i carabinieri della forestale del Parco e i carabinieri della Stazione di Castelnovo ne’ Monti, ma anche di agricoltori sopraggiunti, come volontari, con trattori e le loro autobotti spandiconcime: hanno fatto la spola per trasportare acqua prelevato al lago di pesca sportiva di Virola. Dall’altro, per motivi di sicurezza le forze dell’ordine hanno contenuto anche i numerosi curiosi intervenuti per osservare da vicino le lingue di fuoco che si alzavano sulla Pietra nel buio della notte, così come documentato dal tam tam delle foto sui social.

Alle 1.40 di giovedì notte le fiamme sono state domate.

“La Pietra è sempre più molto frequentata e perciò molto delicata”, concludono dal Parco “continueremo il nostro impegno sugli incendi che si teme saranno più incombenti che nel passato e a monitorare il luogo per evitare il riaccendersi di roghi”.

LE ATTIVITA’ DEL PARCO CONTRO GLI INCENDI

Alla luce degli scenari di cambiamento climatico e dell'atteso aumento del pericolo incendi anche nel territorio del Parco nazionale, nell’ambito del programma Parchi per Clima il Parco sta mettendo in atto una serie di  interventi di selvicoltura preventiva in aree prioritarie - il potenziamento in accordo con il servizio Arpae SIMc della Regione Emilia-Romagna e i Vigili del Fuoco - del sistema di stazioni meteo sul territorio con nuovi sensori che forniscano indicazioni utili per il contrasto e lo spegnimento e la bonifica degli incendi. Non ultimo l’acquisto di un piccolo modulo antincendio, munito di sistema di spegnimento a medio-alta pressione, per consentire primi interventi di spegnimento di piccoli focolai di incendio boschivo in emergenza.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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