Agricoltura e Alimentazione: quali ricette contro lo spopolamento?

( Sassalbo, 31 Maggio 2018 )

E' possibile costruire nell'Appennino Tosco-Emiliano e in particolare il Lunigiana una 'comunità del cibo'? Con l'espressione "comunità del cibo", coniata da Slow Food, si intendono tutti coloro che hanno un ruolo e un legame con le produzioni agroalimentari di piccola scala; "cibi sostenibile" frutto dell'impegno di una comunità rurale che assolve tutte le funzioni che riguardano quel prodotto, dalla sua coltivazione alla vendita. Mestieri diversi che partono e arrivano sullo stesso prodotto, con la stessa attenzione, la stessa idea di qualità e di sviluppo. Sono coltivatori, cuochi, coloro che si occupavano di educazione e divulgazione, trasformatori, rappresentanti delle economie fondata su quella risorsa e non ultimo i consumatori che scelgono quel prodotto in modo consapevole.

In Lunigiana una comunità di questo tipo non può che nasce intorno alla farina di castagne e a proporla non possono che essere i protagonisti del territorio che si fanno promotori e interlocutori verso le istituzioni.

Il primo appuntamento per costruire insieme questa 'comunità del cibo' sarà nell'ambito di 'Sapori' a Fivizzano venerdì 1 Giugno, Piazza Medicea, presso il Museo San Giovanni. L'incontro "AGRICOLTURE E ALIMENTAZIONE: QUALI RICETTE CONTRO LO SPOPOLAMENTO DELLA RISERVA MAB UNESCO APPENNINO TOSCO EMILIANO" - spiegano gli organizzatori - sarà diviso in due fasi: dalle ore 14.30 alle 15.30 si svolgerà un'assemblea ibrida dove tutti i partecipanti possano condividere la propria esperienza, conoscenza e competenza all'interno di un gruppo chiuso. La metodologia di lavoro si baserà su un processo partecipativo che intende aiutare lo sviluppo della comunità locale in modo democratico e sulla base del dialogo. I partecipanti affronteranno il nodo dello spopolamento del territorio proponendo possibili percorsi attraverso esperienze, idee, progetti in corso o compiuti, difficoltà da superare e riconoscendo le produzione locale come opportunità di sviluppo nell'ambito della MAB Unesco.

Alle 16.00 il gruppo di lavoro si aprirà al confronto pubblico. Dopo saluto del Sindaco di Fivizzano Paolo Grassi ci sarà la restituzione di quello che si è discusso: ogni partecipante avrà a disposizione 10 minuti per raccontare le proprie impressione e visione, attraverso quello che e già stato fatto e le strade che si stanno intraprendendo. Il pubblico sarà invitato ad interagire con proposte, suggerimenti sia "generali" sia pratici che possano essere realizzati con un budget minimo.

I lavori si chiuderanno alle 17.30 con una proposto di assaggi di un dolce prodotto con la farina di castagne di Sassalbo e lo zafferano di Ventasso, a voler così rappresentare innovazione e tradizione che si fondono: un modo concreto per costruire la 'comunità del cibo' a cavallo tra i due versanti della Riserva della Biosfera Unesco.

L'assemblea ibrida è organizzata dall'Università di Parma in collaborazione con il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, come parte del progetto di ricerca europeo H2020 «Strength2Food - Strengthening European Food Chain Sustainability by Quality and Procurement Policy. Parteciperanno ai lavori Davide Menozzi docente dell'Università di Parma, Fausto

Giovanelli presidente del Parco Nazionale e coordinatore Riserva della Biosfera UNESCO dell'Appennino Tosco Emiliano, Nino Folegnani presidente GAL Lunigiana, Rachele Grassi dell'azienda agricola Zafferano del Ventasso, Giulia Santini studente dell'Università di Bologna, Marco Cavellini Slow Food Lunigiana, Mario Giannarelli rappresentante Presidio Comunità di Sassalbo/Albergo Passo del Cerreto, Serena Fiorini Ristorante Fam. Fiorini Sassalbo.

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