Life Barbie: sinergie per la tutela del territorio

( Sassalbo, 23 Novembre 2017 )

Prosegue il progetto di conservazione dedicato ai Barbi di specie comune e canina presenti nei tratti fluviali all’interno dei siti Rete Natura 2000 delle provincie di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Proprio in questi giorni i rappresentanti della Commissione Europea che finanzia il Life Barbie, hanno svolto una visita di monitoraggio, la quarta dall’inizio del progetto, per verificare lo stato attuazione e i primi risultati raggiunti.  

Le monitor, visitando gli impianti ittiogenici di Monchio delle Corti e Corniglio, hanno potuto visionare i recenti interventi di adeguamento effettuati dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e dell’Università di Parma, mentre i tecnici dello spin-off accademico Gen Tech hanno spiegato le tecniche di riproduzione in cattività messe in atto grazie alla collaborazione con l’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale (Parchi del Ducato) e le associazioni di pesca sportiva che da anni gestiscono gli impianti.

Alla visita hanno preso parte anche il vice sindaco di Corniglio, Matteo Cattani, e il presidente dei Parchi del Ducato, Agostino Maggiali.

“La crisi ecologica che ha colpito anche i nostri territorio – afferma il presidente Maggiali – rende ancora più evidente l’importanza di investire sulla conservazione della natura e sul ripristino degli habitat naturali. Grazie ai progetti Life, l’Unione Europea contribuisce in modo concreto alla prevenzione e conservazione dei siti Rete Natura 2000 ai quali, nel nostro territorio se n’è aggiunto un’altro, il sito di Cronovilla (SIC IT4020027  http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000/rete-natura-2000/siti/it4020027), situato sul fiume Enza nel comune di Traversetolo”.

“Per la nostra Riserva della Biosfera e per il Comune di Corniglio, proprietario dell’impianto ittigenico – spiega il vice sindaco Cattani – i progetti come il Life Barbie rappresentano un’ulteriore occasione per costruire e rafforzare sinergie. La salvaguardia del territorio, infatti, è un impegno comune svolto con convinzione da Enti locali, Parchi, e associazioni”.  La visita dei monitor di progetto è stato anche un momento di incontro con i rappresentanti delle associazioni di pescatori che lavorano e custodiscono i centri ittiogenici, Ugo Pedesini della società di pesca sportiva Cannisti Val Parma e Ilio Bez presidente della società di pesca sportiva Fario.

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