Il fuoco tra le dita. Salvatore Quasimodo - Maria Cumani

Presentazione del libro a Bagnone

( Sassalbo, 16 Settembre 2014 ) Sabato 20 Settembre, alle 17,00 presso la Pinacoteca Garavaldi di Bagnone (Teatro Quartieri) si svolgerà la presentazione del libro ‘il fuoco tra le dita. Salvatore Quasimodo - Maria Cumani’.

Sarà presente il figlio di Salvatore Quasimodo, Alessandro, attore e regista, che insieme a Mariacristina Pianta, ha curato l’opera. La presentazione sarà condotta dalla professoressa Sara Cordone.

La coautrice Mariacristina Pianta scrive in merito al libro: “È stata veramente una sorpresa riprendere in mano gli scritti di Maria Cumani... Questo continuo interrogarsi sul significato di eventi, sulla sofferenza, sull’amore è straordinariamente attuale... testi in prosa, lettere, racconti comparsi su riviste negli anni ’60, pagine di diario, appunti sulla danza, impressioni fugaci, ma sempre profonde, sulla vita, la morte, alcuni sogni interessanti, con un preciso impianto narrativo, testimonianze su una donna a cui si sono rivolti anche grandi nomi dell’arte contemporanea... E la figura dell’uomo amato è sempre presente: è lui, Salvatore Quasimodo, che la immortala in Delfica, Elegos per la danzatrice Cumani, L’alto veliero, solo per citare le liriche più conosciute, per non parlare di quelle parole d’amore di una sua lettera:“…lo sai, ti amo. Fuori non ci sono che ombre, e cadono. La vita è con te, anche se talvolta la tristezza ci vince…”

Maria Cumani, nata a Milano il 20 maggio del 1908, danzatrice e coreografa dotata di forte personalità e di inesauribile immaginazione per il teatro e per la poesia, nel maggio del 1936, giovanissima, incontra a Milano, in casa di Raffaello Giolli, suo professore di Storia dell’Arte, il poeta Salvatore Quasimodo. Questo incontro è determinante per la sua vita: si sposano nel 1948 ed hanno un figlio, Alessandro. L’epistolario inedito tra lei e il Nobel Salvatore Quasimodo è oggetto di questo volume da cui emerge “fuoco tra le dita”, la passione per il poeta e la contrastante volontà di indipendenza.

Oltre che nota come danzatrice Maria Cumani è stata anche interprete di numerosi film, tra cui ricordiamo “I sovversivi” dei fratelli Taviani (1964), “Giulietta degli spiriti” di Fellini (1965), “Galileo” di Liliana Cavani (1968), “Atti degli apostoli” di Rossellini (1969), “Caligola” di Tinto Brass (1977), “Teresa” di Dino Risi (1987), “Aquero” di Elisabetta Valgiusti (1994).
Nel 1981 pubblica per la casa editrice Rari Nantes la raccolta Improvviso un vento. Nel 1995 esce Spirali L’arte del silenzio, a cura di Delfina Provenzali, con prefazione di Giovanni Raboni. Di lei hanno scritto tra gli altri Alfonso Gatto, Vittorio Sereni, Alberto Testa, Giovanni Raboni.
Muore a Milano il 22 novembre 1995.

“Resterai sola, nessuno si sacrificherà per te, non potrai mai realizzarti, non te lo permetteranno. E la danza? E i tuoi talenti?”
Già la prima sera Quasimodo divenne per me quasi un’ossessione: dovevo pensare a lui, non potevo più liberarmene.

Maria Cumani
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