Itinerario della settimana: Monte Acuto per la Costaccia

( Sassalbo, 12 Settembre 2013 )

Partenza:  Diga del Lagastrello 1152

Arrivo: Monte Acuto 1755 m

Dislivello: + 600 m

Difficoltà: E

Punti di appoggio: Rifugio Cai Città di Sarzana al Lago di Monte Acuto, 1581 m, 25 posti-letto. cell. 339/2245117

In queste limpide giornate di inizio settembre non c’è niente di meglio che raggiungere una delle cime del crinale e osservare con lo sguardo dall’alto i due versanti del Parco. Tra le cime più panoramiche c’è senza dubbio il Monte Acuto, che sovrasta il Passo del Lagastrello. Proprio in prossimità della diga che chiude il bacino artificiale che si trova sul valico si imbocca il sentiero che conduce in pochi minuti a un bivio. Voltando a destra si seguono le indicazioni per la Foce di Torsana (659A). Giunti successivamente a un altro crocevia si tiene nuovamente la destra e, immersi in un bell’ambiente boschivo, si compie un lungo traverso verso sud, tra faggi, lacerti di muri a secco e tracce di piazzole dei carbonai. Giunti a un ennesimo bivio si mantiene il segnavia precedente e si tralascia la deviazione a destra che scende verso la Foce di Torsana. La salita si fa ora più ripida fino a uscire dalla vegetazione sulla panoramica dorsale della Costaccia. Seguendo ora il crinale si giunge alla Sella di Monte Acuto, da dove la vista si apre sull’imponente parete occidentale dell’Alpe di Succiso e sui Groppi di Camporaghena. A sud del valico si trova anche un ben conservato un cippo in pietra del 1828 che segnava il confine tra il Granducato di Toscana e il Ducato di Parma, che all’epoca inglobava anche l’alta Valle del Liocca. Piegando invece a nord si percorre la suggestiva e stretta dorsale del Monte Acuto fino a raggiungere la panoramica sommità. Poco sotto la sella si trova il Rifugio Sarzana, situato sulle rive del Lago di Monte Acuto, possibile punto d’appoggio e di ristoro.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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