Arteumanze, straordinario intreccio di linguaggi e natura

Accade nel Parco Nazionale

( Sassalbo, 17 Luglio 2013 )

Quando la creatività e l’immaginazione ricercano un incontro con la natura e il paesaggio, e da questi traggono materiali e supporti, le loro rappresentazioni offrono una rilettura del territorio. Accade in Appennino con ‘Arteumanze 2013 Sentieri Di Umana Natura’, la grande mostra a cielo aperto che si svolge nei territori del Parco Nazionale, in particolare i nove comuni reggiani, Baiso, Busana, Carpineti, Casina, Castelnovo ne’Monti, Collagna, Ligonchio, Ramiseto, Villa Minozzo. Proprio grazie a intrecci e linguaggi che si mescolano, l’Ente Parco, per il secondo anno consecutivo, ha deciso di essere partner del progetto.  

E’ un festival tra turismo, arte e paesaggio, con 26 suggestive installazioni “biodegradabili” a cielo aperto. Un progetto di transumanza dell’arte e del fare artistico da compiere come un cammino collettivo nell’estate, in un mosaico di luoghi raccontati da opere realizzate da artisti a chilometro zero. Nata da un’idea di Ermanio Beretti e Simone Bertani a Carpineti tre anni fa, questa iniziativa è stata capace di crescere dieci volte e arrivare a coinvolgere scrittori, poeti, scultori, fotografi, musicisti, tutti provenienti dallo stesso Appennino. Sono: Ermanio Isarco Beretti, Renato Borghi, James Bragazzi, Emanuele Ferrari, Camillo Canovi, Francesco Genitoni, Luciano Giansoldati, Paolo Ielli, l’Istituto Comprensivo di Castelnovo ne’ Monti, Agostino Leuratti (Azienda agricola “La Natura”), Movimento Castanea Sativa, Corrado Ravazzini, Associazione Culturale Baiarte, Silvano Scaruffi, Simona Sentieri, Remo Belletti, Mally Tagliati, Fabrizio Ugoletti (Fabretti), Benedetto Valdesalici. Il pregio delle loro opere è la realizzazione in campo, con materiali naturali e biodegradabili nel volgere di solo due stagioni.

Con Arteumanze l’Appennino stesso diventa galleria ricca d’istallazioni come la matita gigante all’ingresso di Castelnovo, le arpe colorate che scendono lungo il Secchia al Pianello, un tirasassi per le stelle, un pallottoliere per contare le stelle ai recinti di Valbona, un teatro di stalla e uno di balle (di paglia), una forma che prende vita, i pagliai e molto altro.

L’iniziativa, di cui il Parco Nazionale è partner, gode del contributo e del sostegno della Provincia di Reggio Emilia, della Comunità Montana, del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale, del Consorzio del Formaggio del Parmigiano Reggiano e dei Comuni di Castelnovo ne’ Monti, Busana, Collagna, Baiso, Carpineti, Ramiseto, Villa Minozzo, Casina, Ligonchio e che, per il 2013, è svolta sotto l’egida del Consorzio Conva.

Catalogo di Arteumanze 2013 (3Mb)

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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