Gli studenti del Politecnico di Milano in visita al Parco

Il bivacco Rio Grande di Villa Minozzo oggetto di studio

( Sassalbo, 18 Maggio 2013 )

Un gruppo di circa trenta studenti del Politecnico di Milano è in visita, in questi giorni, nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano per svolgere un percorso formativo, parte integrante del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni. Accompagnano i ragazzi la professoressa Marta Averna, titolare del corso, e le architette Marcella Camponogara, Giulia Mogno, Alessandra Sonvico, Patrizia Rosi e Benedetta Govi che ha organizzato il workshop in Appennino in collaborazione con il CAI e il Parco Nazionale.

«Il tema attorno al quale si sviluppa l’attività del Laboratorio quest’anno – spiega la professoressa Architetto Averna – è quello dell’architettura alpina. Sono oggetto d’indagine ed esperimenti progettuali i bivacchi, piccoli spazi in cui escursionisti trovano ricovero e protezione per brevi periodi di tempo, e le loro pertinenze esterne, tra cui i sentieri che li raggiungono, le attrezzature per la sosta e per l’osservazione della natura. E’ una grande opportunità, quindi, per noi avere la possibilità di collaborare con il Parco Nazionale e con il Club Alpino Italiano. Ci permette di uscire da un’aula ed entrare in un territorio ricco di stimoli e biodiversità. Infatti, dopo un’analisi attraverso il ridisegno e la realizzazione di un modello tridimensionale di un’architettura alpina significativa (rifugi, bivacchi, colonie, case di vacanza), ora possiamo osservare da vicino una struttura inserita in un preciso contesto naturale, il bivacco Rio Grande nel Comune di Villa Minozzo, nel Parco dell’Appennino Tosco Emiliano. Di questo bivacco gli studenti dovranno proporre progetti della riqualificazione che tengano in considerazione sia lo spazio abitativo minimo (disegnato fino alla scala di dettaglio nei suoi aspetti costruttivi, materici e formali), sia le relazioni con l’ambiente circostante e con le persone che lo abiteranno».

Per gli studenti, questa visita in Appennino, è anche un’occasione per scoprire il territorio del Parco Nazionale: montagne, crinali, paesaggi e un patrimonio storico culturale che, malgrado sia a poco più di due ore di viaggio da Milano, è per la maggior parte di loro un ambiente sconosciuto. Ad accoglierli ieri ai piedi della Pietra di Bismantova lo staff del Parco Nazionale e alcuni tecnici che collaborano con l’Ente. L’Architetto Valerio Fioravanti che ha svolto una lezione introduttiva sul recupero degli edifici storici a uso di Rifugio, mentre il dottor Luigi Molinari che ha spiegato il sistema cartografico e la senti eristica del Parco. Oggi (sabato 18 maggio), gli studenti, accompagnati dal CAI, svolgeranno una serie di rilievi del bivacco, mentre domani incontreranno il direttore del Parco Nazionale Giuseppe Vignali.

«È di particolare interesse – spiega l’Architetto Govi - proporre a studenti del primo anno di architettura un'esperienza progettuale su un edificio esistente, rilevabile e visitabile, in un contesto particolare come quello della montagna, che costringe a riflessioni sul rapporto con la natura e sulla sostenibilità delle scelte progettuali che operiamo».

«Sicuramente – conclude il direttore del Parco Nazionale – l’incontro con il Politecnico di Milano rappresenta per noi un’occasione importante per stringere partnership con un Istituzione Accademica di prestigio e per costruire un rapporto costruttivo e duraturo».

                                   

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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