Poche ore e si conosceranno i vincitori
( Sassalbo, 05 Dicembre 2011 )Poche ore ancora e si conosceranno i finalisti e i vincitori della rassegna Menu a Km Zero 2011. Anche quest’anno i ristoratori dell’Appennino non hanno voluto mancare all’importante appuntamento che consacra l’Autunno alla buona tavola e ai tanti prodotti che compongono il Paesaggio Alimentare d’Appennino.
Le 64 produzioni agroalimentari d’eccellenza, usati come i colori su una tavolozza, hanno permesso agli chef del crinale di colorare i loro menu, serviti per otto fine settimana da ottobre a novembre.
Come per la precedente edizione, sarà un gruppo di giornalisti della stampa nazionale a consegnare i riconoscimenti ai vincitori: Carlo Pilieci, Vicedirettore del Tg 2, Costantino Malatto di Repubblica, Emanuele Rosi de La Nazione e Adriano Arati del Giornale di Reggio.
Le premiazioni della rassegna saranno anche un’occasione per scoprire l’Appennino e la sua gente, cultura e le tradizioni, ma anche la generosità di tanti che, tra i primi, hanno offerto aiuto e solidarietà alle popolazioni colpite dall’alluvione. I giornalisti, infatti, avranno modo di incontrare i Sindaci del territorio e una delegazione dei volontari che da Ramiseto sono partiti alla volta di Aulla.
Nei due giorni che trascorreranno in Appennino, i rappresentanti della stampa avranno modo di visitare diverse realtà produttive, come Succiso, Gazzolo e Casarola. Mentre a Licciana Nardi incontreranno l’Associazione Operatori Lunigianensi.
«Ancora una volta Menu a Km Zero diventa un biglietto da visita per il nostro territorio – afferma Fausto Giovanelli, presidente del Parco - Sono tantissime le persone che hanno frequentato in quest’Autunno l’Appennino e che hanno lasciato un segno tangibile del loro gradimento, votando la struttura ristorativa. Il progetto ‘Menu a Km Zero’ dimostra di essere una giusta intuizione utile a recuperare e valorizzare il patrimonio agro-alimentare e gastronomico locale, promuovere negli esercizi di ristorazione la valorizzazione dei prodotti agro-alimentari del territorio del Parco, e non ultimo incentivare forme di turismo correlate alle eccellenze paesaggistiche in una stagione turisticamente ancora marginale come l'autunno».