( ligonchio, 14 Luglio 2011 )

Con la settimana Welcome to Ligonchio, si è realizzato un fatto straordinariamente innovativo, senza precedenti nell’Appennino. Quello che fino a poco fa era considerato il comune più in difficoltà del crinale, è stato centro di un’esperienza di economia della conoscenza al più alto livello, di un turismo internazionale qualificato e specializzato, che ha saputo apprezzare tutte le eccellenze di Ligonchio: dalla Centrale alla Val D’Ozozla, a Pradarena, ai borghi di Ospitaletto, Casalino, Vaglie e Cinque Cerri.

Non è stata un’esperienza “assistita”. I costi del soggiorno e delle attività di formazione e ricerca sono stati interamente a carico dei partecipanti e dunque dei 20 paesi di provenienza (USA in primis).

Il “tutto esaurito” di un’intera settimana è un grande risultato che è stato indotto a tempo di record dall’Atelier di Onda in Onda appena completato. Tre anni fa l’Atelier era ancora un sogno affidato a un progetto preliminare.

Il “tutto esaurito” nei giorni feriali a Ligonchio è cosa rara. Non è tuttavia la cosa più importante. La cosa più importante è la dimostrazione che il crinale può farcela, che “l’ultimo può essere il primo”; che dopo 60 anni di perdita demografica ci sono ancora idee, risorse e possibilità di una ripresa.

I risultati raggiunti si possono sintetizzare così:

  1. Il Parco nazionale ha realizzato, grazie alla partnership con Reggio Children ed ENEL, un’esperienza di alto livello nel campo dell’educazione ambientale, proposta secondo un approccio non ideologico e assolutamente innovativo. Il patrimonio di conoscenze acquisite può essere un riferimento per tutti i parchi italiani e una ricchezza per tutto il territorio.
  2. Il Comune di Ligonchio è stato teatro e protagonista di un’esperienza di sviluppo economico modernissimo, che ha coinvolto anche sul piano culturale ed emotivo i suoi operatori commerciali e la cittadinanza in modo diffuso. E’ stata riscoperta grazie ad ENEL una nuova vocazione di traino dello sviluppo locale per la “vecchia Centrale idroelettrica”che è tutt’uno con l’identità e la sua storia di Ligonchio.
  3. La neonata associazione “Amici dell’Atelier” ha saputo mettere a disposizione volontariato e persone di valore, capaci di supportare eventi impegnativi ed esprimere creatività legata all’affezione per i luoghi.
  4. Gli operatori di Ligonchio hanno dimostrato di avere talento e apertura al futuro oltre che capacità di supplire con qualità soggettive ai limiti delle strutture e delle attrezzature.
  5. Le giovani ligonchiesi della Cooperativa Il Ginepro, impegnate sull’Atelier, hanno svolto un’esperienza formativa e lavorativa straordinaria dimostrandosi all’altezza di questa sfida di qualità e competitività. Risorse umane dunque ce ne sono.
  6. Reggio Children ha dimostrato ancora una volta di essere un gruppo di persone e professionisti straordinari, capaci di contagiare l’ambiente che li circonda, impegnando cuore e cervello, nel fare dell’infanzia, dei bambini, della loro educazione libera, creativa e ricca di 100 Linguaggi un obiettivo di lavoro e di ricerca a livello di eccellenza mondiale.
  7. La settimana ha altresì “realizzato” sul campo, oltre ogni previsione, il completamento del progetto. Pensavamo che l’Atelier per molti anni sarebbe stato solo “il Campo Base” dentro la Centrale. In una sola settimana e senza costi aggiuntivi, gli Atelieristi Vea Vecchi e Giovanni Piazza, hanno messo in opera e fatto funzionare i progettati Campo 2 e Campo 3  (Presa Alta, Pradarena, Casalino) come la cosa più semplice e naturale del mondo.

Il tema che si apre ora è di avere risultati nel proporre l’Atelier e Ligonchio, non solo come laboratorio di alta formazione internazionale, ma anche come luogo e opportunità visitato da scolaresche e famiglie italiane, durante le diverse stagioni dell’anno. Su questa strada c’è una strozzatura rappresentata dal costo dei trasporti per le scolaresche che vengono da lontano. Dobbiamo lavorare da subito ad affrontarla.

I progetti pilota del Parco realizzano delle “prime” assolute in Appennino che poi devono consolidarsi.

L’Atelier di Onda in Onda ha aperto Ligonchio al turismo internazionale per la prima volta nella sua storia, come Neve Natura aveva aperto, quattro anni fa, Succiso a esperienze del tutto inedite di turismo invernale. A Succiso un flusso di turismo invernale si è consolidato. Al di là della settimana di Neve Natura, ci sono visite, presenze, posti, pernottamenti e non solo escursioni.

A Ligonchio, l’eccezionale dello Study Group ha posto tutte le premesse perché l’esperienza possa ripetersi il prossimo anno. Ma soprattutto perché Ligonchio possa diventare meta ordinaria di visita di scolaresche e famiglie in tutte le stagioni dell’anno.

In entrambi i casi la collaborazione pubblico – privati è stata decisiva. Una collaborazione fuori da ogni assistenzialismo e cementata nella voglia di vincere una sfida. Abbiamo segnali che uno sviluppo di qualità legato all’eccellenza “ambiente” è una possibilità vera per il crinale. Competere a partire dall’Appennino. Bisogna crederci. Noi ci crediamo.

                                                                       Fausto Giovanelli

                                                                Presidente del Parco Nazionale 

                                                                  Appennino Tosco-Emiliano

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
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Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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