Da Chioggia all’Appennino, tra MaB UNESCO e Storia

IMG_3307Sono venuti da Chioggia per trascorrere qualche giorno nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e non hanno voluto mancare un appuntamento importante: la vista all’aia di Cervarolo, nel Comune di Villa Minozzo, dove il 20 marzo 1944 i nazisti della divisione corazzata “Hermann Göring“, in collaborazione della legione reggiana della Guardia nazionale repubblicana, uccisero ventiquattro membri della comunità, incluso il parroco. Iniziano così le celebrazioni per i settant’anni della Liberazione con un commosso passaggio di testimone ai 35 studenti dell’Istituto Comprensivo Chioggia 3.

La visita dei ragazzi veneti in Appennino è parte di un percorso condiviso con il Club Alpino Italiano che lo scorso ottobre, proprio nel Parco a Castelnovo ne’ Monti (RE), organizzò il corso nazionale di aggiornamento, ‘Le Terre di Matilde‘, rivolto insegnanti della scuola elementare e media inferiore. In quell’occasione la Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano del CAI portò nel Parco circa quaranta docenti provenienti da diverse regioni italiane (Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Campania, Trentino Alto Adige, Lazio, Emilia Romagna). In seguito, una classe della Scuola media inferiore della città di Chioggia ha partecipato a ‘Neve Natura e Cultura d’Appennino’. Ora gli stessi insegnanti hanno organizzato un tour per scoprire le eccellenze che l’Appennino mette in campo nella candidatura MaB UNESCO.

Grazie allo staff del Parco hanno potuto approfondire le tematiche ambientali, storiche e culturali, sia di carattere generale sia peculiari dell’Appennino Tosco Emiliano. Hanno visitato il Castello di Canossa, il sito d’interesse comunitario dei Gessi triassici, seguita da una lezione sui chirotteri che abitano le grotte e l’area e le fonti di Poiano. Hanno svolto escursioni all’Abetina Reale, dove hanno raccolto materiale per realizzare un erbario sotto l’attenta guida di Roberto Barbantini, rappresentante della sezione CAI Bismantova. A Civago, dove hanno alloggiato presso l’Albergo Val Dolo, si sono sfidati in una gara di orienteering. Mentre a Ligonchio hanno visitato l’Atelier delle Acque e delle energie ‘Di Onda in Onda’. Altra tappa importantissima presso la Latteria Sociale di Asta Febbio e Cervarolo dove hanno potuto assistere alla cottura della forma e a un interessante approfondimento sulla produzione del Parmigiano Reggiano sotto la sapiente guida del Casaro Giuliano Zambonini.

Ancora una volta l’Appennino dimostra di essere è un laboratorio a cielo aperto capace di sviluppare un percorso formativo tra diverse discipline: natura, storia, arte e tradizioni.

 

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