L’intervista di Telereggio a Fausto Giovanelli

Telereggio, nell’ambito della trasmissione Buongiorno Reggio, talk show in onda tutte le mattine, ha intervistato Fausto Giovanelli, Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano in relazione alla candidatura MaB UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano, percorso intrapreso dal Parco Nazionale con l’appoggio del Ministero dell’Ambiente nazionale con l’appoggio del Ministero dell’Ambiente al fine di iscrivere questa porzione di Appennino al network mondiale delle aree Man and Biosphere UNESCO.

Ciò darebbe un marchio di valore oltre a quello già esistente del Parco Nazionale, aprendo il territorio a relazioni internazionali. Con la parola UNESCO si intende educazione, scienza e cultura, creazione di capitale umano adatto alle sfide della globalizzazione, forse proprio questo è stato il maggior deficit dell’Appennino negli ultimi anni” – prosegue Giovanelli – “Investire sul capitale umano significa investire sulla vera infrastruttura del territorio. L’obiettivo centrale della candidatura a MaB UNESCO è la creazione di un territorio di grande qualità, dal punto di vista dell’agricoltura, ma non solo, del turismo sostenibile, e della green economy, che deve essere un richiamo per i giovani, non periferia delle città più sviluppate. Questo è il periodo giusto per agire; investire sul capitale umano in un momento di crisi significa creare un marchio, un’immagine, una forza per il territorio. Una bozza del documento di candidatura sarà presentata entro il 15 giugno 2014 al Comitato Nazionale UNESCO, presieduto dal Ministero dell’Ambiente mentre, in seguito, la candidatura ufficiale, sarà consegnata a settembre al Comitato Internazionale UNESCO con sede a Parigi. In questa fase di elaborazione della candidatura sono si stanno delineando: la perimetrazione, le linee guida di gestione della riserva, la dichiarazione di intenzione di impegno morale dei partner, sia enti pubblici che privati, scuole e centri di formazione come Reggio Children. Il riconoscimento MaB UNESCO porterebbe un ulteriore valore al territorio che si aggiunge alle peculiarità che già lo contraddistinguono come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, ma anche la storia, il turismo e la cultura.”

 

 

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