Riserva MaB Unesco, a Bologna la cerimonia ufficiale

( Sassalbo, 01 Dicembre 2015 )

Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini consegneranno la pergamena al presidente del Parco, Fausto Giovannelli. Appuntamento in Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio alle ore 17

Una cerimonia aperta a tutti, per celebrare ufficialmente e festeggiare l’ingresso dell’Appennino Tosco Emiliano tra le Riserve dell’Uomo e della Biosfera Unesco. Si svolgerà domenica 13 dicembre a Bologna, in Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio (piazza Maggiore 6) alle ore 17, quando il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini consegneranno al presidente del Parco nazionale Appennino Tosco Emiliano, Fausto Giovanelli, la pergamena che suggella il prestigioso riconoscimento ottenuto il 9 giugno scorso. Un riconoscimento duplice per l’Emilia-Romagna, perché è stato conferito anche al Delta del Po.

“Si tratta di un risultato straordinario - afferma Bonaccini - perché due aree che rappresentano il cuore del patrimonio naturale della nostra regione sono entrate a far parte delle 631 Riserve Unesco al mondo. La pergamena che consegniamo testimonia quale patrimonio di bellezza e saperi custodisca l’Appennino, e al tempo stesso è un incoraggiamento per le nuove sfide che ci attendono. L’obiettivo che vogliamo raggiungere - prosegue il presidente - è coniugare la difesa dell’ambiente, della biodiversità e delle tradizioni storiche e culturali con lo sviluppo del turismo e la crescita dell’economia di questi territori. Possiamo dire con orgoglio che con il Mab Unesco all’Appennino Tosco Emiliano e al Delta del Po abbiamo aggiunto un altro tassello per fare dell’Emilia-Romagna una regione sempre più europea”.

“Con la cerimonia di domenica - sottolinea Giovannelli - si conclude il riconoscimento e prende il via la costruzione di un piano d’azione e di una governance del progetto per cui saranno decisive la condivisione delle conoscenze, la partecipazione e la collaborazione tra soggetti pubblici e privati. La Rete mondiale dell’Uomo e della Biosfera - conclude - è sempre più attuale, perché incentrata su una sfida epocale, alla quale anche il nostro Appennino saprà offrire un contributo importante: coniugare innovazione, cultura e sviluppo sostenibile”.

Riserva Mab Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano

L'area ha una superficie di oltre 223 mila ettari (10 volte più grande del territorio del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano) e interessa 38 Comuni nelle provincie di Reggio Emilia, Parma, Modena, Massa Carrara e Lucca, 16 dei quali fanno parte del Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano.  Vanta la presenza  di un Parco nazionale e di Parchi regionali, oltre che di 64 prodotti - Dop, Igp e tradizionali - a testimonianza di un'antica e produttiva storia di civilizzazione e insediamento umano. La varietà del clima euro-mediterraneo e dei suoi paesaggi è un altro profilo d'eccellenza della vasta area territoriale che va dalla Garfagnana alle colline di Langhirano, dalle terre del Prosciutto di Parma e del Parmigiano Reggiano di montagna, di Canossa, di Bismantova, alla Lunigiana dei castelli Malaspina, degli olii, dei mieli, dei vini.

La candidatura a Riserva Mab Unesco - avviata e coordinata dal Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano - è stata sottoscritta dalle due Regioni, Emilia-Romagna e Toscana, da 38 Comuni e rispettive Province, dalle Camere di Commercio di Parma e Reggio Emilia, Università di Modena-Reggio e Parma, Fondazione Reggio Children, Consorzi di bonifica, Istituti scolastici, Coldiretti, Cai, Legambiente, oltre che da numerose associazioni operative sul territorio e dagli stessi cittadini. Anche per questo la cerimonia di domenica è aperta a tutti e costituirà un'occasione per festeggiare il successo dell'Appennino e dare il via a progetti e iniziative di valorizzazione.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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