Da Castelnovo ne' Monti alla scoperta dei Parchi di Mare e di Appennino

( 24 Giugno 2010 )I bambini della scuola dell’infanzia della Direzione didattica di Castelnovo ne’ Monti hanno scoperto i Parchi di Mare e di Appennino. Sabato 19 giugno, hanno raggiunto le Cinque Terre, sfidando il mal tempo con i sorrisi e l’entusiasmo di chi impara a conoscere le bellezze della natura. Il soggiorno è poi proseguito nel Centro Visita del Parco a Apella, presso l'agriturismo “Montagna verde”, dove i genitori li hanno raggiunti per esplorare il bioparco “L’abete bianco”.

Ci racconta dell’esperienza la maestra Fulvia Baccini, responsabile dei progetti “Il bosco di Appennino”, “Orizzonti di stupore” e “L’orto didattico”, sostenuti dal Parco Nazionale e dal Comune di Castelnovo ne’ Monti. “Lo scorso anno lo abbiamo trascorso nei boschi, dai quali i bambini hanno imparato ad apprezzare gli scorci a cui improvvisamente si aprono; quest’anno lavoriamo sugli orti e la cura e il rispetto che richiedono. Con ‘Parchi di Mare e d’Appennino’, non abbiamo fatto altro che cogliere l’opportunità di esplorare gli orizzonti del mare – dice Fulvia –  Oggi i bambini hanno un nuovo ‘amico’ blu: la stessa cosa che già era avvenuta con la Pietra di Bismantova ora accade con il mare, i pesci, la vegetazione caratteristica del territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Ecco il senso di questa esperienza, l’attaccamento e il rispetto di un ambiente, da percepire come affatto distante da noi”. Continua la maestra: “La distanza dall’Appennino al mare sembra non essere percepita dagli alunni, che fruiscono della pace e della tranquillità del paesaggio che vivono. E le loro pratiche sono già mutate: come piccoli grandi ‘cittadini consapevoli’ si scandalizzano di fronte agli scempi e sgridano gli amici che buttano a terra cartacce”.

Una soddisfazione, anche per l’assessore all’ambiente, al verde e alla mobilità sostenibile del Comune di Castelnovo ne’ Monti, Filomena Mola, che ha partecipato alla “gita” tanto speciale per le valenze educative e culturali.

All’arrivo a Riomaggiore i bambini hanno partecipato a un laboratorio nel quale ognuno ha realizzato un pesciolino con i materiali messi a disposizione: un’esperienza anche manuale, dunque, alla scoperta della biodiversità nei Parchi Nazionali.

“Quella di oggi alle Cinque Terre è un’esperienza di educazione ambientale e di vita – dice l’assessore – che, nel momento in cui permette ai bambini di scoprire il variegato panorama naturale, è il motore per apprendere cos’è veramente la natura e cominciare ad amarla, tutelarla e rispettarla dal suo interno. Dal piccolo gesto quotidiano, fino alle grandi opere”. E afferma sicura: “I bambini sono l’opportunità di oggi, per cambiare le idee del domani. Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano è, soprattutto, un serbatoio di risorse umane, che possono ridare valore a un territorio, anche nell’incontro di climi, flora, fauna e culture differenti. Proprio come qui ad Apella, alla scoperta dei frutti dimenticati, del giardino delle erbe e degli animali della fattoria”.
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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