L'Atelier ha un'associazione a sostegno

Presentato il 27 marzo il progetto esecutivo del “campo base” dell’Atelier delle acque e delle energie di Ligonchio. C’è accordo anche sulla nascente associazione “Amici dell’Atelier”.

( 07 Aprile 2010 )Pronti via. Ecco l’associazione “Amici dell’Atelier”, con già una trentina di aderenti all’attivo, per l’Atelier “di onda in onda” di Ligonchio. Un nuovo tassello si aggiunge per l’innovativo e unico centro di formazione pedagogico-scientifica, che nel monumentale complesso liberty della centrale idroelettrica di Ligonchio unisce due eccellenze: il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e la proposta di Reggio Children. La presentazione è avvenuta nei giorni scorsi unitamente alla presentazione del progetto esecutivo di completamento del “campo base”. La buona notizia, quindi, è che il prossimo 10 e 11 luglio è atteso il primo gruppo di studio internazionale composto principalmente da educatori, ricercatori e docenti universitari.

Il progetto didattico, avviato la scorsa estate, è promosso dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano in collaborazione con Enel, Comune di Ligonchio e con la consulenza di Reggio Children, che già ha sviluppato l’esperienza dell’Atelier “Raggio di Luce” presso il “Centro Internazionale Loris Malaguzzi” di Reggio Emilia. A Ligonchio, di fatto, prenderà corpo un atelier pedagogico-scientifico sul tema dell'acqua e dell'energia. A sostenerne e promuoverne le proposte sul territorio, la nascente associazione “Amici dell’Atelier”, ispirata all’"Associazione Internazionale Amici di Reggio Children”, nata a Reggio Emilia nel 1994 per sostenere le iniziative volte a diffondere una nuova cultura dell’infanzia e per contribuire all’accoglienza di studiosi italiani e stranieri che vengono a Reggio Emilia per conoscere l’esperienza educativa. I visitatori, grandi e piccini, potranno fare oggetto delle loro esperienze e ricerche l’acqua, le sue caratteristiche, il suo utilizzo e affrontare il tema dell’energia elettrica, prodotta attraverso campi elettromagnetici nel rispetto dell’ambiente.

L’incontro del 27 marzo, organizzato per la presentazione al pubblico, alla stampa e alla popolazione, è stata l’occasione per presentare nel dettaglio il progetto. Sono intervenuti Giorgio Pregheffi, sindaco del Comune di Ligonchio, Fausto Giovanelli presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, Carla Rinaldi, presidente di Reggio Children, Benedetta Barbantini, che si occupa di ricerca, formazione e consulenza per Reggio Children, Olmes Bisi, professore di fisica generale alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Giovanni Piazza, atelierista di Reggio Children e Marina Notari, referente dell’iniziativa del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.

“Il progetto dell’Atelier è uno dei tre maggiori a cui il Parco Nazionale sta lavorando. Teniamo ad esso, in particolare, per la valenza pedagogica e scientifica che ricopre e il prestigio della progettazione di Reggio Children – dice il presidente Fausto Giovanelli – In estate ci prepariamo a ricevere una delegazione internazionale di pedagogisti e dobbiamo essere pronti a farlo al meglio: non solo come Atelier, nella sua singolarità, ma come comunità intera. Ecco perché abbiamo pensato all’associazione Amici dell’Atelier”. E conclude: “Se gli ospiti partiranno soddisfatti e pronti a tornare, avremo raggiunto il nostro scopo”. “La volontà di Reggio Children è forte e orientata affinché il progetto si sviluppi e si realizzi al meglio. Centrale il concetto di energia/energie, legato a quello di relazione – spiega la presidente Carla Rinaldi – Relazione tra bambini e adulti che visiteranno il campo base, tra progettisti e territorio, tra abitanti di Ligonchio e chi si recherà appositamente qui per visitare l’Atelier e il Parco. L’Atelier è una nuova sfida, un’impresa di gruppo in divenire, che si modifica nel tempo, si adatta al contesto e vive del contributo di tutti”.

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