Il Parco ringrazia monsignor Massimo Camisasca.

“Bismantova rispetterà l’impegno preso”

( Sassalbo, 22 Febbraio 2022 )


Nella giornata di ieri monsignor Massimo Camisasca presso il Terzo Polo Universitario di Reggio Emilia è intervenuto per un incontro di saluto con le autorità civili e militari, le istituzioni, le realtà imprenditoriali e del mondo universitario, i consigli e gli organismi diocesani.
Camisasca ha, tra l’altro, ricordato che “le bellezze naturali e storiche costituiscono un’altra grande opportunità della nostra terra. Non dobbiamo aver paura della nostra storia. Davanti a noi sta la necessità di ridare valore al nostro Appennino, alle terre e ai paesi della nostra montagna, portatrice di splendidi paesaggi, di antiche storie plebane, di una cultura del cibo e del vivere assieme che non dobbiamo dimenticare”. 

“Vorrei esprimere il più sentito ringraziamento e apprezzamento a monsignor Massimo Camisasca per la grande apertura e fiducia accordata al Parco nazionale dell’Appennino con la donazione dell’ex Eremo di Bismantova e la dedica alla Laudato sì – afferma Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino. Assicuriamo che la storia e la vocazione cristiana del luogo sarà rispettata e onorata così come il suo essere un crocevia di incontro tra natura e spirituali. Grazie monsignor Camisasca anche per la sensibilità è la profondità culturale di cui ci ha dato testimonianza nel suo intervento e grazie in particolare per le bellissime parole dedicate al “NOSTRO APPENNINO” nel giorno del Suo saluto”.



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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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