Parco nazionale, un bilancio 2022 che vale… triplo

Tra mitigazione, interventi nel verde e progetti europei

( Sassalbo, 22 Dicembre 2021 )

Nel 21° anno di attività, il 2022, il bilancio del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano raddoppia grazie alla capacità progettuale di intercettare risorse dall’Unione europea. È stato approvato dapprima dal Consiglio direttivo del Parco e, venerdì scorso, ha avuto l’ok della Comunità del Parco composta dai sindaci dei 13 Comuni dell’area, delle 4 Unioni dei Comuni, dalle Province di Massa, Lucca, Reggio e Parma oltre che da Regione Toscana ed Emilia-Romagna. 

“Complessivamente - spiega Giuseppe Vignali, direttore del Parco dell’Appennino tosco-emiliano - per il 2022 il bilancio prevede di mettere in campo oltre 8 milioni di euro che saliranno a 12 milioni con le entrate che arriveranno a inizio anno. Le risorse saranno soprattutto indirizzate alle progettualità di Parchi per il Clima, ad infrastrutture verdi, sentieristica e muretti a secco, a creare un accesso sostenibile con navette alle aree di maggiore pregio e fragilità, alla conservazione della natura e ai progetti life, alle vie storiche e ai prodotti tipici e alla gastronomia, ma anche al proseguimento delle attività su foreste e servizi ecosistemici”.

“Gli 8 milioni di euro che abbiamo messo a bilancio - spiega il direttore - sono di gran lunga superiori alle risorse che ci sono assegnate dal Ministero della Transizione ecologica. I trasferimenti ordinari ammontano infatti a 1,7 milioni di euro cui si aggiungono 3 milioni di euro dell’innovativo programma Parchi per il Clima, finalizzato alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Il resto delle risorse deriva dalla capacità progettuale di svolgere attività sostenute dall’Unione europea. Un’attività per nulla scontata in quanto ogni anno siamo impegnati a mettere in campo proposte di finanziamento che devono vincere i relativi bandi. Tra questi cito i progetti Life Eremita, AgriCOlture, Wolf Alps, Claw, ma anche l’attività sulle Aree interne o la Riserva Mab”. 

“Tra gli investimenti - dettaglia Vignali - figurano anche interventi per il ripristino di infrastrutture verdi e muretti a secco e sentieri, ma anche la manutenzione straordinaria del patrimonio forestale. Ci sono investimenti diretti ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale di ecosistemi forestali come a Lagastrello, il proseguimento delle attività sulla Via del Volto Santo, Biosfera Coast to Coast”.

“Parchi per il Clima sarà sicuramente una delle attività che caratterizzeranno maggiormente il 2022 ed è stata recentemente approvata dal Ministero l’attività candidata dal nostro Parco nazionale - osserva il direttore -. Nel dettaglio troviamo attività per il ripristino di habitat ricchi di carbonio; l’efficientamento energetico del Centro per il Turismo Rurale di Cecciola; l’efficientamento energetico del Centro Didattico Pieve di Sorano, del punto Info sui Gessi Triassici a Poiano, della scuola primaria Antonio Stoppani e secondaria di primo grado Cesare Zucchellini di Corniglio (unica scuola all’interno del perimetro del Parco); l’installazione di stazioni di ricarica per auto elettriche del Parco, Reparto Carabinieri Parco e aperte al pubblico; un’area di sosta per sharing mobility presso il Centro didattico Pieve di Sorano; un sistema di accesso controllato alla Pietra di Bismantova; aree di sosta attrezzate riservate alla sharing mobility nei comuni San Romano in Garfagnana e Villa Collemandina; la ricostruzione di superfici forestali danneggiate; interventi selvicolturali finalizzati alla promozione e conservazione attiva degli habitat forestali e all’aumento degli assorbimenti di anidride carbonica nei siti della Rete 2000; la valorizzazione delle risorse genetiche e di materiali di propagazione forestale; il rafforzamento integrato della rete meteo di rilevamento di dati di interesse A.I.B. per la prevenzione degli incendi boschivi”.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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