libro di Giuseppe Piacentini

( Sassalbo, 29 Luglio 2020 )

Dobbiamo ringraziare Giuseppe Piacentini che col suo libro recentemente pubblicato e dedicato a “il Volto Santo e le sue vie” ci ha restituito il senso originario e il valore culturale e spirituale della Via.

Le odierne realizzazioni, ricostruzioni e interpretazioni dei tanti cammini storico religiosi che attraversano l’Italia e l’Appennino, rischiano di presentarli come un moderno lunapark.

Mappe cartacee, mappe sul web, lavori di continuo sul tracciato, guide turistiche, geo – referenziazione, promozione, segnaletica distintiva, sviluppo di piccole attività di ospitalità e ristorazione, reiterazione di loghi studiati da professionisti. 

Tutto ciò ci offre quel che si chiama un “nuovo prodotto turistico”. In effetti tale è nelle intenzioni degli enti pubblici, che dopo aver verificato le possibilità di attraversamento dei terreni ed espletati i cento passaggi della burocrazia di oggi cui neanche le vie della storia e della fede riescono a sottrarsi, aprono cantieri, sistemano tracciati e appongono loghi e frecce direzionali.

E tale è anche nelle intenzioni di privati e di singoli, che aprono b&b, servizi di ristorazione e alloggi, informazioni e chi guida.

Ma un percorso storico religioso non è più solo un “bel sentiero nel bosco”, non può vivere solo di opere pubbliche, panorami e servizi forniti a chi cammina.

Ha bisogno di mettere a fuoco motivazioni e valori culturali e spirituali alti che accompagnino il desiderio di relax, esercizio fisico, curiosità turistica con qualcosa di più profondo.

E’ questo qualcosa di più profondo che moltiplica il valore del sentiero segnalato su cui si cammina, dei segnali e dei servizi che si incontrano.

Ricostruendo storia, culto e leggenda del Volto Santo Giuseppe Piacentini - diacono e comandante dei CC Forestali del PNATE - ha posato questo mattone, come una prima pietra, duratura e indispensabile. E’ la base di valore di cantieri e lavori che sono in corso tra Canossa e San Pellegrino, di quelli che partiranno presto in Lunigiana e poco più tardi in Garfagnana.

La storia, la leggenda, le convinzioni e passioni di fede cha hanno fatto del Volto Santo del Crocifisso ligneo di Lucca un punto di riferimento attraverso i secoli vengono da Piacentini indagati e documentati attraverso un’esplorazione unica e originale di quella storia, in luoghi e angoli noti e meno noti del nostro territorio tra Mantova e Lucca: dalla Pieve di Toano a quella di Campigliola (Castelnovo ne’ Monti) all’abbazia di Frassinoro, a Rocca Soraggio in Garfagnana, a Co’ di Ponte a Rossena a Luni a S. Pellegrino a Reggio a Parma.

E’ un libro fondamentale per le Vie del Volto Santo, perché non si diffonde “sul come, dove”, ma si concentra sul “perché”. Scavalca le diatribe di giornata sul tracciato del cammino (passa un po’ più in qua … un po’ più in là) e ricostruisce un senso. Un senso che è tutt’uno con la storia millenaria del territorio, dell’Europa e del Mediterraneo, e vive ancora nel presente nella fede di molti.

Davvero un gran buon lavoro! Quando, molto presto, attorno a Bismantova o presso Marola, vicino a Sarzano o presso Civago incontreremo il logo della Via Matildica del Volto Santo ne sapremo di più. Capiremo meglio il significato di quel luogo. E sarà un camminare più ricco. Così sarà anche per il cammino toscano tra Pontremoli, Fivizzano, i Carpinelli, Castelnuovo Garfagnana e Barga.

Un libro costa almeno 1000 volte meno di un cantiere. Ma a volte – e questo è il caso – porta silenziosamente un valore aggiunto ancor più grande al territorio, alla vita e al patrimonio di tutti.

FAUSTO GIOVANELLI

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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