Da uno studio del Politecnico di Milano il Parco Nazionale apre un confronto

( Sassalbo, 04 Dicembre 2019 )

Il Cerreto, la montagna degli spezzini, punto d’incontro tra Emilia, Toscana e Liguria, è una realtà straordinaria, molto ricca di criticità e, ancor di più, di potenzialità inespresse: è questo l’oggetto di uno studio del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, “Ripensare Cerreto”, sviluppato su proposta del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e dell’Amministrazione pubblica del Comune di Ventasso.

‘Cerreto Laghi: futuro turistico e rigenerazione urbana’ Viene presentato alla Spezia domani giovedì 5 dicembre presso l'NH Hotel dalle ore 18. Interverranno Antonio Manari, sindaco di Ventasso, Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Francesco Lenzini, Architetto del Politecnico di Milano docente assegnista incaricato del progetto e Paolo Bonaretti, A.D. Iren Smart Solution. 

“Il progetto “Ripensare Cerreto” - spiega il presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli - cambia radicalmente l’approccio dell’insediamento che ha preso il via 70 anni fa: prima solo accesso, parcheggi e servizi per gli sciatori, oggi ormai una piccola città di montagna con case e servizi alla residenza nelle quattro stagioni. La diversa mobilità, feriale e domenicale, l’efficienza energetica e l’estetica degli edifici e degli arredi, la connessione e il dialogo con la natura bellissima in cui è immerso l’abitato, i laghi, il percorso nella natura tra passo e lago. Tutto questo viene ripensato. Il teme non è più la cubatura o l’edificabilità delle aree, ma la gradevolezza del soffermarsi o del risiedere come in una piccola borgo montano. Quelle che presentiamo con il Politecnico sono solo idee, ma assolutamente affascinanti. Posso aggiungere che una di queste, cioè il percorso ciclopedonale tra lago e passo con un punto panoramico vista mare sta per essere realizzato proprio dal Parco Nazionale.” 
“Il Cerreto - spiega l’Architetto Francesco Lenzini, - costituisce per molti versi un paradosso in essere, costituito da un coacervo di discrasie evidenti, sempre alla ricerca di un difficile, ma possibile, equilibrio. Sorto come insediamento turistico a supporto di un comparto sciistico, Cerreto Laghi si trova oggi a fronteggiare l’evoluzione delle richieste turistiche e più in generale della comune sensibilità. La ricerca del Politecnico parte dal presupposto che la costante evoluzione del costume e delle abitudini dei turisti mettono in discussione modelli consolidati e domandando offerte alternative, qualitativamente articolate e multi-stagionali. Una necessità di evolvere, resa oltremodo urgente dagli effetti sempre più evidenti del cambiamento climatico. ‘Ripensare Cerreto’ è ricerca di una nuova eccellenza possibile per un insediamento che è parte di un sistema naturalistico ed antropico di straordinario interesse, tanto da essere compreso nel Parco Nazionale e Biosfera UNESCO.” 

L’incontro, rivolto ai frequentatori di Cerreto e dell’Appennino, ai proprietari di immobili, a maestri di sci e guide e operatori turistici e immobiliari, a professionisti e studenti, è aperto a tutti gli interessati.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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