Uomini & Foreste - “Dalla legna da ardere ai crediti di carbonio”

Intervento del direttore Giuseppe Vignali in occasione di "Missione bosco, la nostra Amazzonia"

( Sassalbo, 30 Agosto 2019 )

Uomini & Foreste - "Dalla legna da ardere ai crediti di carbonio"

Abbiamo convocato questo tavolo per scambiare opinioni su come gestire le foreste del Parco e della Riserva Mab Unesco. Non è la prima volta che lo facciamo, fin dall'istituzione del centro Uomini & Foreste abbiamo iniziato un cammino insieme.

Fra noi oggi ci sono amministratori, tecnici forestali, imprese, proprietari, gestori di usi civici e consorzi, carabinieri forestali, ricercatori, rappresentanti di associazioni ambientaliste, cittadini appassionati.

Abbiamo deciso di farlo qui poiché il Lagastrello è per noi un punto strategico dove sperimentare nuovi modelli di adattamento delle foreste e favorire l'assorbimento e lo stoccaggio del carbonio. Qui abbiamo progettato un primo intervento pilota cofinanziato da Enel Green Power su terreni di proprietà Enel.

Questo è un incontro speciale, rientra nel cammino che ci siamo impegnati a percorrere, ma ha anche carattere di emergenza. L'urgenza dell'agire è un punto chiave di quello che siamo a discutere: non siamo catastrofisti, ma pensiamo che si debba agire subito, con forza e apertura mentale.

Siamo in un momento decisivo per le foreste: un momento di grandi rischi e di grandi opportunità. 

Il rischio è quello di perdere molte delle foreste che abbiamo, spazzate via dal cambiamento climatico; l'opportunità è rappresentata dal fatto che in questo momento la foresta è l'unica arma a disposizione dell'umanità per togliere CO2 dall'atmosfera.

 La foresta e chi la conosce, la gestisce, la vive possono essere nuovamente protagonisti: la sfida è la battaglia contro il global warming e anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare la nostra parte.

Le nuove sfide sono culturali, ambientali, economiche. Dobbiamo andare oltre molte ricette di gestione maturate in lunghi anni dove il clima stabile ci permetteva di semplificare gli ecosistemi limitando i danni per l'uomo (almeno in apparenza).

Dobbiamo andare oltre schemi e suddivisioni ... boschi cedui, fustaie… dopo gli anni delle politiche di rimboschimento, succedute da quelle di conversione all'alto fusto, siamo arrivati alle politiche di adattamento?... dobbiamo rivedere i concetti di autoctono e alloctono o almeno le strategie di conservazione che ne derivano, dobbiamo chiederci se può essere ancora una buona strategia usare le biomasse a scopi energetici…

Quello che conta ora sono boschi e suoli ricchi di biodiversità e carbonio. Dobbiamo raddoppiare, triplicare i loro contenuti sia di una che dell'altra e poi estenderli ovunque possibile.

Questa è la sfida, la sfida è ora, abbiamo bisogno del contributo di tutti Voi. Dite la vostra liberamente, aiutateci a costruire una strategia equilibrata e sicura per le nostre foreste.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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