La MAB UNESCO dell’Appennino tosco-emiliano a EUROMAB 2019

( Sassalbo, 09 Aprile 2019 )

Si è conclusa a Dublino EUROMAB 2019, l’assemblea biennale del progetto ‘Men and Biosphere’ dell’UNESCO con la partecipazione dei delegati di 302 Riserve da 36 paesi di Europa, Russia, USA e Canada. Obiettivo: discutere approcci comuni per gestire le interazioni tra uomo e natura,proteggere le risorse naturali minacciate e trovare soluzioni innovative per lo sviluppo sostenibile. 

La Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano in quest’occasione ha presentato due progetti: la “Riqualificazione dell’Eremo della Pietra di Bismantova” nell’ambito del workshop “Engagement through Art & Culture” (Coinvolgimento del territorio attraverso l’Arte e la Cultura) e “UPVIVIUM – Biosfera gastronomica a km zero” nell’ambito del workshop “Role of biospheres when engaging with local enterprises” (Ruolo della MAB nel coinvolgimento delle imprese locali). Ha presentato, anche, due video prodotti ad hoc: uno dedicato ai valori e all’identità del territorio dal titolo ‘Orgogliosi di condividere’ MaB is #ProudToShare e l’altro realizzato nell’ambito del progetto di network con altre Biosfere italiane che partecipano al contest gastronomico UPVIVIUM Not only a coking contest. Inoltre si sono tenuti incontri con la delegazione svedese per un progetto comune su “Boschi e cambiamento climatico” e con la Direzione generale del nostro Ministero dell’Ambiente per la preparazione di un evento di presentazione di esperienze di qualità e dei progressi dell’Italia nel programma MaB da svolgersi nell’ambito della conferenza mondiale che ci sarà a Parigi il giugno prossimo.

“MaB è uno dei programmi Unesco in crescita - commenta il coordinatore di MaBAppennino e presidente del Parco Nazionale Fausto Giovanelli - I segni forti e già pervenuti del cambiamento climatico hanno moltiplicato sensibilità e iniziative ovunque. Questo promosso dall’UNESCO è davvero un programma mondiale e nel nostro piccolo ci sentiamo parte di questo movimento,come attori e testimoni delle grandi qualità e della naturale predisposizione alla sostenibilità dell’Appennino italiano. L’Appennino - prosegue Giovanelli - è stato culla e luogo di equilibrio e incontro tra natura e civiltà a livelli altissimi nei secoli passati. La nostra sfida è ricercare e sperimentare nel presente, così pieno di minacce per l’ambiente, opportunità, stili di vita, di lavoro e di residenza, attraenti e proiettati al futuro e alla salute delle persone e della nostra casa comune”.

”A Dublino - afferma il direttore del Parco Nazionale Giuseppe Vignali - abbiamo proposto esperienze sulla relazione tra cibo e buoni stili, di produzione e consumo, sulla valorizzazione della responsabilità sociale e ambientale d’impresa e lavoro e sulla relazione tra religione ed ecologia.”

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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