Mab Unesco: I Care Appennino per Enel Green Power

( Sassalbo, 14 Febbraio 2019 )

ENEL Green Power e Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano stanno collaborando su vari temi connessi alla sostenibilità nella Riserva della Biosfera collegati al fatto che ENEL all’interno della Riserva ha vari impianti idroelettrici per la produzione di energia rinnovabile e che tali impianti sono ormai valore culturale e turistico. Un ulteriore passo in questa direzione ha come oggetto la difesa del patrimonio boschivo della Riserva della Biosfera UNESCO dell’Appennino. Il progetto “Primi interventi pilota per l’adattamento della foresta del Lagastrello al cambiamento climatico”, co-finanziato da ENEL, ha un forte valore sociale e culturale e per questo è stato scelto tra quelli che riceveranno il brand I Care Appennino(“Prendersi cura dell’Appennino”) adottato dalla Riserva della Biosfera UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano. 

 “La modesta resilienza delle foreste al cambiamento climatico rappresenta, oggi, il principale fattore di minaccia per la conservazione delle foreste dell’Appennino - spiega Giuseppe Vignali, direttore del Parco Nazionale - per questo abbiamo la necessità di intervenire, con massima tempestività ed efficacia, per rendere gli ecosistemi forestali della Riserva meglio adattati al cambiamento climatico in corso e quindi più resilienti”. 

Si tratta di un progetto pilota, a carattere sperimentale, che tuttavia si inquadra nell’ambito di una strategia gestionale delle foreste appenniniche di più ampio respiro che non solo mira ad aumentarne la resilienza nei confronti dei potenziali effetti negativi del cambiamento climatico in corso attraverso interventi favorenti l’adattamento delle compagini forestali alle future condizioni climatiche dell’area del Mediterraneo, ma che si propone di contribuire ad accrescere la consapevolezza diffusa del “valore” delle foreste tra i cittadini della Riserva Uomo e Biosfera. In quest’ottica il progetto si inquadra nell’ambito di una strategia gestionale, coordinata dal Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, che prevede la promozione della multifunzionalità e della gestione sostenibile delle foreste anche attraverso un percorso condiviso tra le istituzioni competenti, il mondo scientifico, le associazioni di categoria e del mondo produttivo, imprenditoriale, della formazione e della cultura che trova nel “Centro uomini e foreste d’Appennino” la sua anima.

Con il brand I Care Appennino la MAB UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano si appresta a dare seguito a una forte aspettativa del tessuto economico e sociale che si riconosce nel progetto comune di “Prendersi cura dell’Appennino”. I conferimenti verranno assegnati in occasione della terza assemblea consultiva della MAB, che si terrà a Fivizzano in Lunigiana martedì 19 febbraio.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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