Dolce&Farina 2017 sul podio Garfagnana e Parmense

Farine di grande qualità nella Riserva della Biosfera

( Sassalbo, 09 Dicembre 2017 )

Quest’anno le migliori farine di castagne della Riserva della Biosfera UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano sono prodotte in Garfagnana e sul crinale parmense. A decretarne la vittoria è stata la giuria del contest Dolce&Farina 2017 che ha testato ben 21 produzioni. Su podio salgono l’Azienda Agricola Martinelli di Villa Collemandina, Il Cerreto di San Romano in Garfagnana e l’Azienda Agricola di Susanna Pizzati di Bosco di Corniglio (PR).

Le farine di castagne presentate durante la manifestazione, organizzata dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano a Cerreto, sono il frutto prezioso di una filiera cortissima che vede aziende piccole o piccolissime impegnate nella cura del territorio che va dal recupero dei boschi di castagno a produzioni realizzate con metodi tradizionali.

Le 21 farine presentate in occasione di questa seconda edizione del contest sono espressione dei quattro versanti del crinale Tosco Emiliano; mentre, però, non è una sorpresa trovare produzioni di ottima qualità in Garfagnana, dove si rafforza la DOP della farina di neccio, e in Lunigiana che vanta la farina di castagne DOP dal 2014, è una piacevole sorpresa che anche in Emilia si è tornati a farine di grande qualità dopo il cinipide del castagno che ha fortemente penalizzato le produzioni.

Otre al podio una menzione speciale andrebbe dedicata alla giovane Susanna Pizzati  che con passione ed entusiasmo ha scelto di tornare ad occuparsi dell’azienda di famiglia a Bosco di Corniglio, recuperando anche lavorazioni che ormai si erano perse nel tempo e coinvolgendo in quest’impresa anche gli anziani del paese, rafforzando così anche il senso di comunità.

“Eventi come Dolce&Farina o come ‘UPVIVIUM - Biosfera Gastronomica Menu a Km Zero’ – spiega il presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli – aiutano a sostenere le produzioni tradizionali del nostro territorio, a valorizzare le biodiversità e a creare una rete di relazioni e sinergie tra produttori, trasformatori e consumatori”.

La giuria che ha selezionato le farine migliori ha visto impegnati, tra gli altri, il professor Andrea Fabbri, presidente del Corso di Laurea Scienze Gastronomiche Università Studi di Parma, Marco Cavellini fiduciario Slow Food Lunigiana e Gianluca Testa giornalista di ‘Montagne 360’.
La manifestazione si è conclusa con delle degustazioni di piatti a base di farina di castagne e prodotti tipici dell’Appennino tosco-emiliano preparati dagli chef Gianni d'Amato del Caffè Arti e Mestieri di Reggio Emilia, Mario Giannarelli del Passo del Cerreto e Stefano Bartolini dell’Agriturismo Il Grillo di Giuncugnano in Garfagnana. E proprio a Il Grillo è imperdibile il menu studiato appositamente per il concorso gastronomico UPVIVIUM (www.upvivium.it).

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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