Parco Nazionale e Riccoboni Holding per il territorio

In vista del V Campionato Mondiale del Fungo

( Sassalbo, 25 Settembre 2017 )

La gente d’Appennino ha qualcosa nel DNA, è l’attaccamento alle radici, alla terra. Anche quando le strade divergono e portano verso la bassa, il cuore guada sempre verso monte. Di esempi se ne possono fare molti, uno significativo è sicuramente la Famiglia Riccoboni che il valore del territorio e dell’ambiente l’ha trasferito nella filosofia aziendale e ne ha fatto un fiore all’occhiello della Riccoboni Holding. L’Azienda, fondata dal signor Ernesto, presidente e padre di Angelo e Marco, nasce “da un’intuizione splendida”, racconta Marco Riccoboni.  

“Mio padre è nato a Borgo Val di Taro 87 anni fa, e anche se si è spostato non lontano, a Valmozzola sempre in provincia di Parma, ha mantenuto un legame speciale con il nostro Appennino dove oggi è voluto tornare a vivere. Un legame che vogliamo celebrare con un sostegno alle attività del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano”.

Fin dall’inizio l’azienda ha fatto dell’attenzione per l’ambiente il suo core business. Anche quando l’approccio alle tematiche di salvaguardia ambientale non erano regolate da leggi o norme, la Riccoboni si occupava di trattamento di fanghi di perforazione. Oggi, con oltre cinquant'anni di attività nel settore ambientale, la Holding è leader nel settore ambientale nelle attività di bonifiche di siti , nello smaltimento di rifiuti industriali, nei global service ambientali, nel trattamento di acque di falda e nella costruzione e gestione di impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti.

Un impegno concreto di “green economy” quello della Riccoboni Holding riconosciuto anche da diversi osservatori che hanno portato l’aziende a ricevere riconoscimenti come il Premio Sviluppo Sostenibile 2013, organizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile dell’ex ministro Edo Ronchi.

“Crediamo fermamente nella necessità di uno sviluppo sostenibile – afferma Marco Riccoboni – per questo vogliamo in qualche modo dare un segno tangibile del nostro impegno, sostenendo chi lavora quotidianamente per il territorio. Non è stato difficile individuare nel Parco Nazionale il soggetto più appropriato da sostenere. Alle nostre performance economiche non servono sponsorizzazioni, ma è importante per noi partecipare a un contesto a cui siamo legati. É un modo, questo, per riuscire a ricollegarci a una realtà naturale importante: sapere che ci sono luoghi ancora cosi protetti e così ben gestiti è anche motivante, di orgoglio per un’azienda come la nostra, radicata nei territori dove opera. Non escludiamo neppure di partecipare personalmente ad alcune iniziative, come il Campionato Mondiale del Fungo che si svolgerà il prossimo ottobre.

Io sono un pessimo cercatore e quindi devo contare molto sulla fortuna, ma mio fratello potrebbe competere a buon diritto, d'altronde porta il nome di nostro nonno, Angelo che era un cercatore infallibile. Chissà se al prossimo Mondiale ci sarà anche un team Riccoboni Holding!”.  

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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