I boschi seccano - occorre cambiare l'agenda subito

( Sassalbo, 19 Agosto 2017 )

I boschi dell' Appennino settentrionale stanno seccando. Gli alberi, spossati dalla siccità, lasciano cadere le foglie secche. Non si tratta di specie esotiche maldestramente introdotte dall' uomo, ma dei cosiddetti boschi autoctoni, quelli che da secoli vegetano in equilibrio con suolo e clima.

Speriamo e ci auguriamo che, superato lo stress, tutto rientri nella normalità: gli alberi sopravvivano, la prossima primavera tornino miracolosamente a spuntare le foglie e che la siccità del 2017 resti solo un lontano ricordo.

Questo purtroppo però non è più possibile, già ora i boschi stanno cambiando: cambiano specie, portamento, animali che li abitano. Il cambiamento climatico è subdolo: avanza piano, poi c' è una tregua e poi un altro balzo in avanti e noi sempre lì increduli, sempre speranzosi che tutto finisca bene.

Le previsioni invece si stanno avverando puntualmente e siamo nei guai. Dobbiamo cambiare l'agenda subito, la priorità ora è il contrasto e l'adattamento al deterioramento del clima che sta procedendo in modo evidente e drammatico anche a casa nostra. Le foreste, che nell' UE a 27 sono oltre 160 milioni di ettari, sono un fattore importante per contrastare il cambiamento climatico perché assorbono CO2, fungono da potente termoregolatore, ecc.. Le scelte nella gestione dei boschi devono essere tempestive perché i risultati si rendono evidenti dopo molto tempo. Usare specie più adatte a climi caldi e aridi, favorire la mescolanza fra le specie, utilizzare i boschi con prudenza, favorire l' utilizzo del legno in vari settori di attività in modo da sequestrare CO2 dall' atmosfera e stoccarla sotto forma di mobili, case, ammendanti per i suoli (biochar).

Piantare e salvare alberi però non basterà. Per salvarci dovremo fare molte altre cose, alcune in prima persona comportandoci adeguatamente, altre invece richiedono mobilitazione. Si può viaggiare meno, acquistare ecologico e locale (economia circolare), produrre e consumare solo energia rinnovabile e molto altro ancora. Soprattutto dobbiamo evitare di chiuderci nelle nostre scatole lussuose con il condizionatore al massimo e guardare fuori dalla finestra o dal parabrezza il mondo che brucia...

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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