Partono i lavori del Parco Appennino sulla Pietra

"La palestra a cielo d'aperto" d'Appennino al centro di studi e lavori di manutenzione

( 08 Novembre 2008 )

Sono iniziati i lavori di manutenzione del paesaggio della Pietra di Bismantova, finanziati dal Parco Nazionale e coordinati dalla Provincia, Ufficio aree protette e Paesaggio. L'intervento è un'azione pilota inserita del più ampio progetto "Evoluzione del paesaggio agro-forestale nel Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano: tutela, gestione e valorizzazione"; una ricerca innovativa che vede coinvolti Università di Bologna, professionisti, neolaureati ed enti locali.

 

Le azioni si configurano come opera di manutenzione limitata e prudente, in considerazione del valore altissimo di Bismantova, finalizzata a conservare caratteristiche essenziali del paesaggio legate agli usi tradizionali.  Un luogo caratterizzato da una certa diversità di ambienti, da un alternarsi di bosco, radura, pascolo, roccia, filare, prato, coltivo, ha in sé un alto valore di eco-biodiversità, che può diminuire a causa di una maggiore uniformità ed omogeneità degli ambienti che lo costituiscono. Il progetto prevede: 

·         il mantenimento e il recupero parziale dei prati e delle praterie sommitali, mediante decespugliamento;

·         l’avviamento ad alto fusto/ripulimento del bosco ubicato tra il Piazzale Dante, la Foresteria, il Rifugio della Pietra e l’Eremo e nelle fasce di margine del bosco sommitale, per la conservazione delle radure e delle aperture panoramiche e visive sull’Appennino anche in funzione turistico-estetica;

·         il taglio di alberi ammalati, deperienti, troncati, morti, che costituiscono pericolo;

·         la potatura di alberi che necessitano di regolazione della chioma;

·         la rimozione di arbusti e di liane dalla fascia di bordo del bosco lungo V.le Bismantova e la sistemazione della banchina a valle;

·         la realizzazione di palizzate e di palificate in legname e pietrame a completamento di quelle già realizzate sotto al parcheggio di Piazzale Dante.

Non saranno realizzati elementi costruttivi aggiuntivi di natura artificiale e l’ipotizzata ricollocazione sul sentiero sommitale di ghiaia prelevata in loco, oggetto di preoccupazione da parte dell’opinione pubblica, non sarà realizzata.

 

Per Fausto Giovanelli, Presidente del Parco nazionale: “Rispetto all’unicità e alla bellezza della nostra Pietra ogni intervento è delicatissimo. Non lavoriamo per cambiarla ma per mantenerla come è: una montagna vera anche se frequentata, un paesaggio inconfondibile ove la natura fisica e gli usi umani, si tratti di alpinismo, spiritualità, passeggiata per famiglie, panorama, pratiche agricole o altro, non devono rompere un equilibrio che tutti apprezzano”.

 

Per l’arch. Giuliana Motti,  Ass. Cultura e Paesaggio della Provincia: “ La Biennale del paesaggio si arricchisce di un progetto che da un lato è di sperimentazione e ricerca e dall’altro lato opera concretamente sulla Pietra di Bismantova,  uno dei punti di eccellenza del paesaggio reggiano”.

 

Per il sindaco di Castelnovo ne’ Monti, Gianluca Marconi: “Con questo progetto il comune risponde alle richieste di tanti cittadini che ci hanno chiesto di restituire visibilità e bellezza alla Pietra contenendo l’espansione del bosco che sempre più va a coprire la caratteristica rupe. Con la provincia e il Parco abbiamo cercato di calibrare un intervento con un approccio prudenziale anche perchè si tratta di un progetto pilota. Continueremo il confronto con i cittadini anche in sede pubblica”.

Si tratta di intervenire in un’area delicata, di eccellenza paesaggistica, con forte valore identitario,  Sito di Importanza Comunitaria e Geosito simbolo della Regione. Il 18 marzo è stato presentato al pubblico e alle associazioni ambientaliste lo studio propedeutico, uno studio di laurea sul tema e il progetto preliminare. I relativi materiali sono consultabili sul sito della Provincia, www.provincia.re.it. Inoltre è stata convocata una conferenza di servizi che ha autorizzato l’intervento e che ha riunito attorno ad un tavolo Provincia, Parco Nazionale, Comune di Castelnovo Monti, Servizio Tecnico di Bacino, Comunità Montana, Soprintendenze ai Beni paesaggistici e ai Beni Archeologici. Sono poi state raccolte in forma scritta le disponibilità di tutti i proprietari dei terreni interessati dagli interventi.

Lo studio del territorio appenninico evidenzia come la crescita del bosco causato dall’abbandono di pratiche agricole e del far legna sta cambiando gli equilibri, producendo perdita di valore nella percezione del paesaggio tipico di Bismantova e in qualche caso perdita di biodiversità. Fino agli anni ’50-60 il pianoro era in parte sfalciato e pascolato, il bosco circostante soggetto a taglio per la legna. Si è posto perciò il problema di come gestire questo cambiamento: se lasciare che il bosco occupi tutti gli spazi o conservare gli equilibri riconosciuti tradizionali del paesaggio Pietra, ove convivono roccia, bosco e spazi aperti. Gli interventi di questa natura possono essere considerati importanti per particolari categorie di beni, quali i castelli, le pievi, le torri di guardia, e anche le rupi come Bismantova, per le quali è elemento essenziale e identitario,  la visibilità come tratto caratterizzante del paesaggio, e anche delle funzioni storiche e della percezione pubblica.

 

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