Cordoglio per la tragedia di Gressoney

( Sassalbo, 17 Febbraio 2017 )

Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano si stringe con commozione al Club Alpino Italiano di Fivizzano e della Spezia e ai familiari dei quattro alpinisti vittime della tragedia di Gressoney.   

A seguire pubblichiamo una nota diffusa dal CAI della Spezia:

“Andavano in montagna insieme da anni. Un gruppo affiatato e molto esperto, erano passati dalla roccia al free climbing all’ice climbing, l’arrampicata sulle cascate di ghiaccio, spettacolare, emozionante, infida. La morte li ha colti insieme. L’ingegnere, la bancaria, l’architetto, il contadino. Tutti vivevano fra La Spezia e Massa Carrara, erano iscritti alla sezione «Lunigiana Verticale» del Cai di Fivizzano (MS).

Il loro amico, Tino Amore, 60 anni, istruttore del Cai della Spezia, unico sopravvissuto, era in parete quando il lastrone di ghiaccio si è staccato e ha travolto i quattro che erano in basso. Fabrizio Recchia, 51 anni, ingegnere, sposato, un figlio, lavorava alla Motorizzazione civile di La Spezia, grande sportivo aveva scritto un libro insieme all’amico di sempre Mauro Franceschini, 58 anni, sulle falesie di Toscana e Isola d’Elba. Maurino, come tutti lo chiamavano, si presentava su FB come «un contadino, istruttore nazionale di alpinismo, di arrampicata libera, innamorato del Monte Bianco». Tanto innamorato da chiamare il suo agriturismo a Caprigliola in Lunigiana «Montebianco».

E proprio sul Monte Bianco, sulla parete sud dell’Aguille de Chatelet, Fabrizio e Maurino avevano aperto nel 2013 una nuova difficile via battezzandola con il nome di Fast&Furious. Maurino era orgoglioso del suo olio, dei prodotti della terra, ambientalista e ecologista, attento a proteggere il bosco, gli animali selvatici. Lui che aveva aperto una via sul Bianco ogni anno, il 6 gennaio, si calava dal campanile di Caprigliola travestito da befana per divertire i più piccoli. Personalità solari, capaci di sorridere della loro passione. Come Antonella Gerini, 50 anni, architetto con studio prima a Massa poi in Lunigiana, innamorata della sfida delle cascate di ghiaccio e impegnata nel sociale, nelle arrampicate era spesso in coppia con la coetanea Antonella Gallo, impiegata di banca. Antonella a Sarzana lascia un figlio diciottenne, Luca, centrocampista della squadra Primavera e promessa dello Spezia, ieri la società ha annullato tutti gli appuntamenti sportivi in programma.

Il Consiglio direttivo ed i soci della Sezione CAI La Spezia si stringono con un forte abbraccio alle famiglie provate da così grande dolore e porgono al CAI di Fivizzano le più sentite condoglianze.”

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