Persone e Natura nell’Appennino tosco-emiliano

Presentazione in Garfagnana

( Sassalbo, 12 Ottobre 2016 )

Sabato 15 Ottobre alle ore 17.30 presso il centro di protezione civile, "Roberto Nobili" in località Orto Murato, Castelnuovo di Garfagnana verrà presentato il libro  ‘Persone e Natura nell’Appennino tosco-emiliano, edito da Diabasis.

Partecipano all’iniziativa Andrea Tagliasacchi, Sindaco del Comune di Castelnovo Garfagnana,  Nicola Poli presidente dell’Unione dei Comuni Garfagnana, Pier Romano Mariani Vice Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Silvio Fioravanti archeologo, Umberto Bertolini del Centro di documentazione sull’immaginario e Alessio Pedri, fiduciario Slow Food Garfagnana.

La presentazione di svolge nell’ambito della Festa d’Autunno organizzata in partnership tra Parco Nazionale, Riserva Dell'Orecchiella, CTA e Rifugio Isera.

Il libro, vincitore del Premio Cultura Monte Caio 2016, vede l’APPENNINO soggetto e oggetto, autore e contenuto, ragione e materia. La sua lettura permette di condividere l’imponente lavoro documentale di analisi e programmazione svolto per arrivare al 9 giugno 2015 quando, a Parigi, Unesco ha riconosciuto l'Appennino Tosco Emiliano come riserva mondiale dell'Uomo e della Biosfera (acronimo MaB). Certamente un grande successo per il territorio, per il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano che ha guidato il processo, per i parchi regionali, per i comuni, per le scuole, per le istituzioni, le organizzazioni pubbliche e private e per i cittadini che lo hanno voluto.

Il volume è frutto, come dice il titolo, delle persone, del lavoro e della Natura dell’Appennino di ieri e di oggi.

Ispirato dall’UNESCO e dalle domande che ha rivolto ai territori, raccontata più oggettivamente e onestamente possibile l’Appennino così come è stata costruita da generazioni e generazioni.

La Riserva di Biosfera dell’Appennino Tosco Emiliano, grande 10 volte il Parco Nazionale, in Garfagnana interessa 6 Comuni: Castelnuovo Garfagnana, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, San Romano Garfagnana, Sillano-Giuncugnano, Villa Colemandina.

“Il riconoscimento ottenuto da nostro territorio come facente parte di una Riserva della Biosfera MAB UNESCO – afferma il vice presidente del Parco Nazionale, Pier Romano Mariani -rappresenta una straordinaria opportunità da mettere a frutto nei prossimi anni e su cui costruire una parte dello sviluppo economico, turistico e culturale. Coloro che hanno custodito questo pezzo di Appennino ci hanno consegnato un ambiente biologicamente molto ricco, sia per la presenza animale che vegetale, hanno tramandato usi e costumi dei nostri avi che ci consentono di capire come si viveva in questi luoghi, che tipo di cibi si consumassero. Questo ambiente ha ricevuto un riconoscimento che rappresenta anche un impegno al suo mantenimento come tale senza snaturarne l'essenza, ma cercando di mantenere la presenza dell'uomo nei nostri borghi che devono essere vivi ed anzi divenire punto di attrazione turistica. Con l'impegno di tutti e la condivisione dei fini credo sia uno sogno realizzabili”.

“Il libro ‘Persone e Natura nell’Appennino tosco-emiliano’ – spiega il presidente del Parco Nazionale Fausto Giovanelli – contiene le cento ragioni per cui la principale agenzia mondiale della scienza, della cultura e dell'educazione ha riconosciuto in un'area del nostro Appennino, sul crinale tra i Passi Cisa e San Pellegrino e nelle valli che scendono verso la via Emilia e nei versanti di Lunigiana e Garfagnana, un insieme di valori naturali e di paesaggio, che si sono e dovranno essere conservati in equilibrio dinamico con il secolare insediamento umano, altrettanto prezioso e importante, perché capace di elaborare sapori straordinari di produzioni agro-alimentari di assoluta eccellenza e forme di economia e vita civile che hanno stratificato habitat e paesaggi diversificati e originali, testimoni di un rapporto simbiotico e profondo tra Uomo e Biosfera”.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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