In attesa del decreto che includerà le nuove areee, grazie alle recenti adesioni, cambia notevolmente la perimetrazione
( 12 Settembre 2008 )INTERVENTO DI FAUSTO GIOVANELLI
PRESIDENTE DEL PARCO NAZIONALE APPENNINO TOSCO EMILIANO
"Incorporando 1.500 ettari del Comune di Bagnone (MS), dopo il crinale di Monchio (PR), il borgo di Sologno (Villa Minozzo - RE) e i corridoi di collegamento della Pietra e dei Gessi con il Ventasso (RE), il territorio del Parco si presenterà finalmente sulle quattro province come un tutto unitario e collegato.
Scompaiono le discontinuità e lo spezzettamento in quattro isole di diversa grandezza. Il perimetro che corre e si stringe lungo i crinali esprime, ancora con evidenza, le contraddizioni, sempre però feconde, della democrazia locale, partecipe e protagonista della costruzione del Parco. Al tempo stesso esprime anche la vocazione del Parco Nazionale a essere fisicamente e culturalmente tessuto connettivo di realtà diverse: tra Emilia e Toscana innanzitutto, sullo sfondo di una più vasta connessone tra mare ed Appennino, tra ambiente europeo e ambiente mediterraneo.
Connessioni, sinergie ed alleanze territoriali sono strumenti essenziali per il progetto del Parco. Castelnovo ne' monti e Fivizzano, Villa Minozzo e Frassinoro, Corniglio e Filattiera, Ramiseto Comano e Monchio, hanno realizzato altrettante azioni di gemellaggio e collaborazione nel segno dei progetti del Parco.
Lo stesso inserimento del comune di Bagnone è stato deliberato sulla base di un patto e di un programma di investimenti materiali e azioni immateriali sottoscritto con il Parco medesimo, la Comunità montana e la Provincia di Massa. E alle collaborazioni con le istituzioni locali si aggiungono quelle con l'Università, agenzie culturali e turistiche e i singoli operatori.
Due nuovi comuni e un dieci per cento in più di territorio in meno di due anni sono un segno inequivocabile. Non si tratta solo di perimetri, ma della vitalità dell'idea del Parco nazionale come catalizzatore della volontà di portare innovazione e valore nell'Appennino.
La richiesta di nuovo perimetro che il Parco insieme con i Comuni trasmetterà al Ministero, è espressione di una chiara volontà del territorio".