Un Distretto Turistico dall'Appennino al Mare: non solo un sogno

( Sassalbo, 22 Luglio 2016 )

Credo alle emozioni e alle sensazioni. Anche quando si tratta di un convegno. Non contano solo le parole e gli scritti, le relazioni e gli interventi: conta l'aria che si respira, l'attenzione che si percepisce, la condivisione che si manifesta nei commenti e ancor di più nelle espressioni dei volti di chi segue.

 Il convegno organizzato alla Spezia, ‘Il Distretto Turistico lungo la Via Francigena; Tra le 5 Terre e l’Appennino; Tra Golfo della Spezia, Lunigiana e Garfagnana’ ha rilasciato una bella sensazione: la prova che le idee e la visione alla base del progetto ‘Parchi di Mare e d’Appennino’ qualche anno fa, sono oggi  patrimonio dell'attualità e di molti, politici, amministratori, operatori turistici e della comunicazione; sono una visione giovane attuale e dinamica che viene vissuta anche sul lungomare e nelle strade della Spezia e che trova aspettative e  primi riscontri negli ampi e diversificati territori di Liguria, Toscana e persino di Emilia, nel raggio di decine di chilometri attorno alla città e al suo Golfo dei Poeti. Prima il grande successo internazionale del Parco Nazionale delle Cinque Terre, poi il decollo rapidissimo del porto per passeggeri e crociere hanno cambiato la prospettiva cui guarda la città e probabilmente quella delle aree della Lunigiana storica o Lunezia o -come diciamo noi- delle terre dei Parchi di Mare e d'Appennino.

Gli interventi del Sindaco della Spezia, Massimo Federici, del giovanissimo assessore Luca Erba, del Presidente dell’Autorità Portuale, Lorenzo Forcieri, così come quelli dei Sindaci di territori interni, liguri e toscani, confermano che quella che, qualche anno fa, era solo un' idea progettuale enunciata e tradotta in un protocollo tra i Parchi, oggi è una convinzione acquisita da molti anche in ambienti diversi. Viene assunta dalle Istituzioni territoriali tutte, da categorie economiche, da associazioni imprenditoriali e vuole prendere la forma di un nuovo distretto turistico fondato sui grandissimi valori di ambiente e paesaggio che, oltre ai 7 Parchi nazionali e regionali presenti, l'Unesco ha riconosciuti, come Patrimonio dell'umanità (Cinque Terre), Riserva dell'Uomo e della Biosfera (APPENNINO), Geo sito di pregio straordinario (Apuane). In queste terre i paesaggi ,le stagioni, i prodotti della terra e quelli della cucina disegnano un mosaico ricchissimo, prezioso e unico, di cui va finalmente crescendo la consapevolezza. Qui la natura e la storia hanno lasciato un'eredità da ri-conoscere e ri-conquistare se si vuole possederla veramente. Che bisogna riuscire a vedere e vivere nel suo insieme per poterne apprezzare la straordinarietà, che bisogna sottrarre a un localismi e a particolarismi che la impoveriscono e sviliscono.

Insieme ai Comuni delle Cinque Terre, della Garfagnana, della Lunigiana, oggi il Comune  della Spezia si candida autorevolmente ad essere il centro motore dal punto di vista dei servizi urbani e delle funzioni superiori, come i servizi logistici. Si possono così mettere in campo intelligenza ed energie per mandare più avanti una prospettiva di cui i Parchi sono stati i battistrada: una idea di sviluppo in cui ambiente, paesaggio, valori storici e stili di vita sono sostanza, capitale fisso e anche prodotto del lavoro e della crescita economica, sicuramente anche di turismi di sicura sostenibilità e qualità. E’ un’Italia post industriale e post manifatturiera quella che ora si affaccia e che trova nella città e nei territori attorno alla Spezia un punto di promettente dinamismo. Lo stesso arrivo delle crociere ha confermato e riscoperto le caratteristiche originali di un territorio che non è vocato solo per la manifattura o per l’industria seriale, ma è piuttosto per un’impresa diffusa, per la coltivazione, per i sapori, per la ristorazione, per i paesaggi, per le stagioni, per l’ambiente, per la biodiversità, per la diversità paesistica e anche per la diversità storica e culturale che c’è tra Lunigiana, Garfagnana, zone d’Appennino, Apuane, zone di Mare, Cinque Terre, Golfo dei Poeti. Una realtà autentica. L’Italia è davvero tutto questo, ma concentrato così tanto e di tanto valore in poco spazio, non è dappertutto. Diciamo che questa è un’opportunità di valore nazionale che può, non solo fare scuola, ma fare da battistrada alle nuove forme di sviluppo. Con quest’Europa e quest’Italia stagnanti ci sono dei dinamismi possibili. Molto dipende, come sempre, anche da scelte programmatorie infrastrutturali, come sono l’aeroporto di Pisa, il Porto della Spezia, la ferrovia turistica La Spezia – Lucca - Firenze, ma molto, forse di più dipende anche dalla visione che viene assunta dalle persone: da come ciascuno, ciascuna impresa, ciascun giovane, albergatore o un agricoltore, o uno che sviluppa e svolge servizi terziari, riesce a vedere in tutto questo una prospettiva e riesce a portare uno, due o tre o mille granelli di sabbia e di creatività. La creatività sociale c’è quando c’è convinzione ed entusiasmo. Oggi arrivando alla Spezia - a differenza di qualche tempo fa - è stata forte la sensazione che qualche cosa del successo delle Cinque Terre si sta diffondendo sul territorio, che la stessa città è molto più viva ed effervescente di quanto non fosse  dieci o cinque anni fa e questo, in qualche modo, vuol dire che una battaglia è già vinta.  Per borghi e territori più "periferici" in Val di Vara, Lunigiana, Garfagnana, Appennino un segnale importante e da cogliere...guardare, capire muoversi ...non restare con le mani in mano...È il nostro  patrimonio ambientale diffuso il grande il grande valore..il grande attrattore..

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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