MaB UNESCO scelta come base per le Aree Interne

Ricerca di strategie innovative

( Sassalbo, 28 Giugno 2016 )

L’Appennino Reggiano, parte della Riserva MaB Unesco, è il primo territorio ad essere selezionato dalla Regione Emilia Romagna per essere inserito nel programma del Governo dedicato alle Aree Interne. Il primo ad entrare, così, in questa strategia a lungo termine finalizzata alla ricerca di un modello di sviluppo sostenibile e dell’innovazione. Ciò che si auspica, infatti, è “rimettere in gioco” le aree rimaste ai margini dello sviluppo mettendo assieme iniziative per migliorare la qualità e l’efficacia dei servizi con progetti di sviluppo locale “cuciti su misura”  sulle specificità delle diverse aree e condivisi con gli attori locali. L’Area Progetto, quella cioè su cui si concentreranno gli interventi, coincide con il territorio dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano; l’Area Strategia, quella invece verso la quale si diffonderanno gli effetti attesi dal successo della iniziativa, è più estesa e coincide con il territorio che partecipa al programma Mab UNESCO (altri 14 comuni delle Province di Modena, Reggio Emilia e Parma che si sono incontrati lo scorso 15 giugno a Castelnovo per condividere il decollo dell’iniziativa).

“Come Parco Nazionale – afferma il presidente, Fausto Giovanelli – vogliamo esprimo grande soddisfazione e ancor di più apprezzamento per la scelta compiuta congiuntamente dalla Regione Emilia Romagna e dalla task force del Governo di individuare nelle aree MAB UNESCO (e in primis in quella dell'Appennino) la dimensione strategica per le politiche delle Aree Interne. Ciò perché, da un lato, viene riconosciuta la utilità e la qualità della approccio MAB ai territori rurali a rischio di marginalità; e d'altro lato si sottraggono le strategie delle "aree interne" al rischio di diventare una nuova forma di assistenzialismo, per collocarle finalmente in un paradigma nuovo di ricerca, sviluppo e competitività fondate sull'innovazione e la condivisione, tra politiche pubbliche, e capacitazioni e iniziative private. Complimenti agli amministratori locali che sono stati capaci della collaborazione che è stata fattore decisivo di questo primo risultato”.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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