MaB Unesco per le Scuole in Lunigiana

( Sassalbo, 26 Maggio 2016 )

I Dirigenti Scolastici e 70 docenti, in rappresentanza delle Scuole della Lunigiana, al seminario dal titolo MAB UNESCO ANNO PRIMO, tenutosi al Castello di Terrarossa di Licciana Nardi, il 24 maggio, giornata europea dei Parchi. L’iniziativa è stata coordinata dalle dirigenti scolastiche Laura Baracchini dell’Istituto Superiore Pacinotti, e Enrica Ravioli, dell’Istituto Cocchi di Licciana e Comano, in collaborazione col Parco Nazionale Appennino, il comune di Castelnovo ne’ Monti e le Scuole dell'Appennino Reggiano.

Le scuole della Lunigiana sono state e sono  protagoniste di numerose attività laboratorio a cui gli studenti hanno partecipato e durante l’incontro i diversi istituti hanno potuto confrontarsi sulle diverse esperienze realizzate sul concetto fondamentale “Uomo e Biosfera”. 

Un punto, a 11 mesi dal riconoscimento Unesco, per diffondere a partire dagli studenti un senso comune sul valore del territorio. Una consapevolezza dell’importanza del patrimonio naturale,culturale e storico dell’Appenino Tosco Emiliano, coinvolgendo gli alunni e i professori in una grande opportunità formativa, per costruire un capitale umano capace di realizzare uno sviluppo sostenibile,fondato sugli equilibri tra uomo e natura.

A tal proposito si sono svolti l’intervento di Barbara Maffei, titolare dell’azienda Montagna Verde, centro visita del Parco Nazionale, sulla Riserva MaB Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano, sui valori e i perché del riconoscimento Unesco; l’approfondimento di Emanuele Ferrari, assessore alla Scuola e alla cultura di Castelnovo nei Monti e coordinatore della Rete “La Scuola nel Parco”, sul ruolo della Scuola oggi, in una riserva di Biosfera e il valore aggiunto della rete tra le scuole di montagna; il contributo di Willy Reggioni, dell’ufficio conservazione della Natura del Parco Nazionale, sull’approccio conoscitivo e didattico alla biodiversità, i percorsi di ricerca, gli approfondimenti possibili che si possono realizzare in sinergia tra docenti e Parco.

Diversi i docenti intervenuti. L’Insegnante Tortoriello della Direzione Didattica di Aulla, il Prof Riccardo Canesi dell’istituto Zaccagna di Carrara, Il professor Paleari, docente del Liceo di Aulla, Lucia Baracchini, dirigente scolastico dell’Istituto Superiore Pacinotti, le insegnanti di Mulazzo, tutti rivolti a promuovere progetti con unico comune denominatore, rafforzare i valori del territorio, quali il paesaggio, la storia, l’identità, l’agricoltura e la cultura, legando fortemente il futuro della scuola  e dei ragazzi ad opportunità lavorative concrete in senso moderno e sostenibile. Un’ obiettivo essenziale del MaB Appennino: un investimento sulle risorse umane, sulle loro motivazioni e capacitazioni. Se i giovani dell'Appennino cresceranno in competenze, professionalità, apertura al mondo, portandosi dentro l'imprinting di un grande senso di appartenenza e di un nuovo orgoglio e conoscenza di territorio, i risultati non mancheranno.

 “È una semina questa, che promette qualcosa di importante per il futuro – spiega Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale - Personalmente ritengo sia l'investimento più grande e più felice che si possa fare sul nostro territorio. L'emigrazione pluridecennale che ha svuotato l'Appennino delle sue risorse umane e ha pesato su quelle rimaste, non è stata battuta da decenni di politiche di riequilibrio, più o meno buone, fatte di opere pubbliche, cantieri, assistenza e servizi che pure hanno molto migliorato le condizioni di vita. È il capitale umano la risorsa strategica da costruire in Appennino. E per questo MaB Unesco può essere un aiuto davvero importante”

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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