Torrechiara e Bianello: castelli che fanno sistema

( Sassalbo, 28 Aprile 2016 )

Il Castello di Bianello nel reggiano e quello di Torrechiara nel parmense sottoscrivono per la prima volta un accordo di collaborazione con patrocinio del MaB Unesco del Parco Appennino Tosco Emiliano. Il progetto è stato presentato nella sede della Provincia di Reggio Emilia dai due sindaci, Andrea Tagliavini di Quattro Castella  e Giordano Bricoli di Langhirano, alla presenza di Danilo Morini, l’assessore comunale alla cultura di Quattro Castella, e Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.

Proprio il Parco Nazionale, in particolare il MAB Unesco, è uno dei “trait d’union” di questo percorso che per la prima volta supera le logiche dei confini provinciali per abbracciare il concetto più esteso di area vasta.

I due castelli di Bianello e Torrechiara, fra i più noti e frequentati in regione, si presentano uniti in ambito europeo per concorrere a un finanziamento previsto dalla linea 5 del POR-FESR 2014-2020 (Programma Operativo Regionale), quella concernente la “Valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali”. Un progetto da 1.900.000 euro che mira a sviluppare ulteriormente due beni culturali situati sì in due territori provinciali diversi, ma a poche decine di km di distanza, collocati entrambi nell’area di pertinenza del Parco Nazionale e della MAB Unesco a sud e a pochissima distanza dalle rispettive città di Reggio Emilia e Parma nella prima collina.

La partnership prevede interventi per la valorizzazione dei due beni a 360 gradi in modo da promuovere nello stesso tempo i beni culturali-storico-artistici, la storia medievale, l’Appennino con l’area MAB Unesco e i prodotti enogastronomici locali DOP e IGP (Parmigiano-Reggiano, Prosciutto di Parma, Aceto balsamico di Reggio Emilia, Vini dei Colli di Parma e di Reggio Emilia) grazie anche al coinvolgimento attivo di numerose aziende locali.

Il tutto nella convinzione che l’eccellenza legata agli aspetti storico-artistici possa diventare volano di promozione e sviluppo del tessuto economico locale.

Gli interventi che si vorrebbero realizzare prevedono la creazione di punti di accoglienza turistica con allestimento di una sala didattica (Torrechiara), posti letto per dormire nel borgo del castello (Bianello), postazioni multimediali per la conoscenza è la co-promozione del territorio e dei prodotti tipici (Bianello, Torrechiara), restauro della Casa della Comunità per adibirla ad area espositiva permanente (Bianello), sistemazione antico sentiero di accesso al castello con pavimentazione e sistemazione del Borgo Alto (Torrechiara), messa in sicurezza e risanamento delle mura di cinta (Bianello), sistemazione e pavimentazione della strada di accesso (Bianello).

In entrambi i castelli sono già attive attività economiche private nei settori della recettività, dell’accoglienza, ristorazione, animazione e visita, sia dei siti monumentali che delle aree a parco circostanti; attività che dal progetto trarranno ulteriore impulso e consolidamento dei flussi di visita.

 “Per troppo tempo i due circuiti, quello matildico e quello del ducato, si sono ignorati – afferma il sindaco Tagliavini - E’ tempo di superare i limiti dei confini provinciali e presentarci uniti al turismo nazionale ed europeo. Il nostro interlocutore non poteva che essere Torrechiara, il top per bellezza e numero di visitatori, il più simile a Bianello anche per il lavoro di coinvolgimento dei privati nella valorizzazione del bene storico. Ci sono già 35-40 imprenditori pronti ad unirsi ai due comuni per dare il proprio contributo sotto forma di promozione anche del turismo e dei prodotti tipici”.

 “Torrechiara e Bianello sono due simboli – sottolinea il sindaco Bricoli - Logico pensare di creare una sinergia che andrà oltre alla domanda di finanziamento presentata congiuntamente in sede europea. Se vogliamo competere con la globalizzazione, dobbiamo presentarci uniti e più forti. Insieme collaboreremo per migliorare l’accoglienza turistica e l’usufruibilita dei nostri castelli. Ringrazio il Polo museale di Bologna, ente proprietario del castello per conto del Ministero, per il sostegno dato a questa candidatura”.

 “Ringrazio i due sindaci per aver accolto il nostro suggerimento a mettersi insieme per costituire le porte del Mab Unesco dell’Appennino – spiega il presidente del Parco Nazionale, Giovanelli - I castelli non sono soltanto cartoline, ma baluardi di un legame profondissimo tra bene e territorio con gusti, sapori e saperi di un’intera collettività. Un valore che supera i confini amministrativi ormai del tutto anacronistici. Importante il coinvolgimento dei privati, tocca loro sfruttare al meglio le condizioni ideali che questi due comuni stanno confezionando. Questo progetto sarà di stimolo ed esempio anche per altri comuni”.

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