Nelle Aree protette della provincia di Parma la Natura fa ricerca

Gli studenti del Master per una settimana a Corniglio

( Sassalbo, 20 Aprile 2016 )

Ventiquattro studenti del Master interuniversitario in “Gestione e conservazione dell’ambiente e della fauna”, provenienti da quasi tutte le regioni italiane, hanno svolto attività pratiche nelle Aree protette della provincia di Parma.

Lo staff accademico del Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Parma, responsabile scientifico e amministrativo del master, da anni organizza le attività didattiche di questo importante corso di formazione postlaurea in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, con la Macroarea Parchi e Biodiversità Emilia Occidentale e con l’Oasi Lipu di Torrile.

Gli studenti, ospitati nell’Ostello di Corniglio, hanno svolto ricerche su fauna ittica, uccelli ittiofagi e ambienti acquatici con il supporto dei ricercatori universitari del progetto Life Barbie. Oggetto di osservazione anche altre importanti realtà faunistiche del crinale appenninico quali l’aquila reale e le problematiche recentemente insorte con l’espansione della popolazione di lupo sul territorio provinciale, affrontate in  collaborazione con i tecnici del Parco Nazionale.

Il master è un corso postlaurea organizzato da 5 Università italiane (Parma, sede capofila; Firenze, Pavia, Varese e Sassari) e vede gli studenti frequentare diverse realtà nazionali impegnate nel campo della conservazione dell’ambiente e della fauna. Le attività svolte nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosca Emiliano e nelle Aree protette del Ducato sono indirizzate soprattutto alla valorizzazione degli ambienti acquatici dulcicoli, mentre nelle settimane successive il gruppo di studenti sarà impegnato in ulteriori attività sulla fauna terrestre e marina presso la Foce dell’Isonzo, il Parco Adamello Brenta, il Parco delle Foreste Casentinesi e il Parco dell’Asinara in Sardegna.

Il master interateneo ha visto crescere negli anni l’utenza di studenti che ha ormai raggiunto il numero massimo di iscritti. Il successo del corso è anche legato alla condivisione delle attività di ricerca e di formazione con le realtà territoriali locali, nell’ambito di importanti progetti Europei quali i progetti LIFE Barbie e LIFE M.I.R.Co. Lupo nei quali l’Università di Parma e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano sono enti capofila. 

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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