( Sassalbo, 13 Dicembre 2015 )

Oggi MAB UnescoAppennino, nata 6 mesi fa a Parigi, vive a Bologna il suo “battesimo”,cerimonia di un giorno che contiene le premesse e le promesse di una vita. 

La cornice è quella solenne di Palazzo D’Accursio. Protagonisti sono il rappresentante dell’UNESCO Pypaert, il Ministro dell’Ambiente Galletti, il Presidente della Regione Bonaccini. Riceve la pergamena di riconoscimento il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano,non in rappresentanza di sé stesso,ma di un territorio 10 volte più ampio che include ben 38 comuni emiliani e toscani,da Canossa a Fosdinovo,da CASTELNOVO Garfagnana a Langhirano. E’ in altre parole l’Appennino - non il Parco - che diventa "riserva mondiale dell’uomo e della biosfera", luogo dove – parole UNESCO- “combinando scienze naturali e sociali, economia e formazione, si promuovono approcci innovativi e uno sviluppo economico sostenibile nel pieno coinvolgimento delle comunità locali”. 

 L’iscrizione del nostro Appennino a una rete mondale UNESCO non era affatto facile. 

 Da lunedì sarà ufficialmente agli atti,non "per archiviare”,ma per iscriverla ai nastri di partenza: soddisfazione di un giorno ma soprattutto consapevolezza della portata della sfida e impegno per una assunzione di responsabilità Non successo effimero ma valore destinato a essere coltivato e produttivo a lungo, negli anni. 

“Quanti soldi porta UNESCO”? E’ una domanda comprensibile, ma solo apparentemente concreta. Quando un ragazzo si laurea non si va alla festa a chiedergli quanto guadagnerà nella vita, ma piuttosto se avrà successo professionale e umano, sapendo che il denaro sano è quello meritato col successo e che non è un successo sano e duraturo quello ottenuto grazie al denaro erogato da qualcun altro. 

In verità qualcosa di concreto già sta accadendo. Una scuola di Appennino ha conseguito un finanziamento e realizzato un progetto di scambio internazionale. La Regione ha finanziato un primo progetto di segnaletica e comunicazione. Il Ministro dell’Ambiente ha finanziato la produzione e la circuitazione di una mostra di grande attualità. La rassegna Appennino Gastronomico è in corso, con la partecipazione di 94 imprese agricole e della ristorazione che hanno intrapreso un percorso di qualità. 

Ma le principali acquisizioni sono ancora in dati immateriali: il valore promozionale/pubblicitario dell’iscrizione a una  Rete Mondiale, il valore sconosciuto e sottostimato non del riconoscimento in sè,ma dei cento “perché” del riconoscimento contenuti nel documento di candidatura promosso a Parigi; e infine il “consensus” vasto realizzato tra comuni, regioni, scuole, università, camere di commercio, associazioni professionali, culturali, cittadini singoli su una visione che è in sé una novità culturale e politica.

Per l’Appennino è un salto di qualità e di paradigma nel percepirsi e nel proporsi: da luogo sfortunato e periferico da assistere, a territorio con propria personalità ed eccellenze,che partecipa e compete nelle sfide della globalizzazione con una propria capacità attrattiva e creativa. 

Le ferite di decenni di sconfitte e di abbandono non sono cancellate: un territorio tormentato dalle frane e dal dissesto,con rete infrastrutturale viaria e web del tutto inadeguata,perdita grave di risorse umane, tentazione di omologazione o rassegnazione. Tutto questo c’è ancora. Ma c’è anche, con MAB UNESCO, l’autorevole riconosciuta messa in campo di una forza e di approccio nuovo per affrontare vincere le vecchie e le nuove sfide dell’Appennino che può farcela.

di Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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