Quindici amministratori svedesi in visita nel Parco

( Sassalbo, 03 Novembre 2015 )

Quindici funzionari svedesi che si occupano di Educazione e finanziamenti per l’Istruzione, hanno visitato il Parco Nazionale nell’ambito di un programma di scambi previsti dal network internazionale di Reggio Children Fondazione ‘Loris Malaguzzi’ di Reggio Emilia.  Il gruppo era composto da due amministratori, Eeva Laine e Birgitta Forsman, responsabile della Scuole dell'Infanzia del Comune di Trangsund, vicino Stoccolma, e da neoassunte di diverso livello che saranno impiegate in una scuola di Stoccolma, organizzata secondo l’approccio di Reggio Children.

Nella mattinata del 3 novembre il gruppo ha visitato la Pietra di Bismantova dove lo staff del Parco Nazionale ha presentato loro i progetti dell’Ente e la Riserva MaB UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano. Il pranzo, a base di prodotti tipici ed eccellenze alimentari del territorio, si è svolto presso l'Agriturismo 'Il Ginepro'.

“Dopo gli operatori turistici europei del corso Ifoa della settimana scorsa – afferma il presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli - ora sono amministratori e operatori dell'istruzione dalla Svezia a visitare l'Atelier e le eccellenze del Parco Nazionale. Prosegue così un'attività di internazionalizzazione turistica e culturale dell'Appennino, che è in forte crescita, come confermano i dati resi pubblici dalla Regione Emilia Romagna (+ 10,3% nel 2015)”.

Intorno alle 14.30 la delegazione ha raggiunto Ligonchio. Qui le atelieriste del Parco Nazionale le hanno condotte attraverso il percorso di scoperta e sperimentazione dell’Atelier "Di Onda in Onda", esperienza nata dalla collaborazione tra il Parco Nazionale, Reggio Children, il Comune di Ligonchio e l'ENEL che ha concesso un'ala della Centrale idroelettrica. Sono partite dal Campo 1, uno spazio dedicato all'accoglienza, alla ricerca e alla documentazione, dove idee, progetti ed esperienze sono offerti come una risorsa a tutti i visitatori, per poi passare al Campo Base all'interno della Centrale. In questo spazio ricerca e sperimentazione vengono applicate con l’approccio scientifico e didattico nato dall'esperienza del pedagogista Loris Malaguzzi e, oggi, sperimentato nel mondo da Reggio Children e dalla Fondazione a lui dedicata.

“Nel nostro Comune – ha osservato Brigitta Forsman - stiamo lavorando molto sulla sostenibilità, per questo ho trova interessante la visita nel Parco Nazionale. L’approccio interdisciplinare e anche in parte informale con cui vengono affrontati questi temi in Appennino è sicuramente un ottimo modello di lavoro, una buona pratica da approfondire”.

Molto apprezzato da Eeva Laine la capacità del Parco Nazionale di costruite reti di collaborazione con le tante realtà del territorio. “Un coinvolgimento delle realtà locali, come il Ginepro di Castelnovo ne’ Monti, non si vede spesso in Svezia. Nel nostro Paese il rispetto e la conservazione della natura sono temi che rischiano di rimanere calati dall'alto. Qui invece il lavorare dal basso è più evidente; la partecipazione degli operatori locali ai progetti di educazione ambientale è una buona soluzione e sono sicura che anche da noi il futuro debba andare in questo senso”.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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