Un libro per raccontare la pittura di Pietro da Talada

Maestro del ‘400 che ancora oggi unisce l’Appennino

( Sassalbo, 03 Novembre 2015 )

Presentato sabato 7 novembre nella chiesa di Borsigliana, a Piazza al Serchio, il libro dedicati a Pietro da Talada, Un pittore del '400 tra l'Appennino Reggiano e le Apuane, scritto da Clementina Santi. La presentazione non voleva essere semplicemente il lancio di un nuovo libro, bensì la condivisione di un progetto, prima di ricerca e poi di valorizzazione, voluto fortemente dal Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, dall'Unione Comuni dell'Alto Reggiano e dai Comuni di Piazza al Serchio e Busana, che l'unione dei Comuni Garfagnana ha coordinato per far conoscere l'opera di Pietro da Talada, meglio noto proprio come il Maestro di Borsigliana. La vita e le opere del pittore, attivo nella seconda metà del 1400 tra la Garfagnana, L'Emilia e la Versilia, permette di raccontare le relazioni storiche tra i due versanti appenninici. Seguendo le sue tracce, infatti, è possibile fare un percorso artistico, culturale e turistico che potrà condurre i visitatori attraverso i luoghi che conservano le opere del Maestro pittore; dal paese "natale" di Talada, sull'Appennino reggiano, fino alle chiese di Garfagnana e Versilia. Un progetto corale, che si fonda su un protocollo d'intesa siglato da Comune di Busana, Unione dei Comuni dell'Appennino reggiano, Parco Nazionale, Comune di Piazza al Serchio e Unione Comuni della Garfagnana, e che ha già prodotto – come ricorda il presidente dell'Unione Comuni Garfagnana, Paolo Fantoni – nel 2012 un pieghevole a carattere artistico culturale, primo sintetico strumento di conoscenza e di guida ai luoghi e alle opere; in seguito la nascita di un centro studi a Busana, nel 2013, che raccoglie le immagini di tutte le opere, e poi questo volume che presenta un'analisi esaustiva e completa della produzione artistica. Un testo che può fungere da vero catalogo per tutto il corpus delle opere: pale d'altare, trittici e tavole conservate nelle chiese millenarie di Rocca Soraggio, di Borsigliana, di Vitoio, di Capriaia, di Corfino e di Stazzema, tra gli Appennini e le Apuane. Il progetto su Pietro da Talada intende conseguire un duplice obiettivo: portare a conoscenza le opere di un grande artista del '400, che si colloca nel panorama del Gotico internazionale, un movimento artistico che presenta in queste zone altri esempi rilevanti, e creare un nuovo percorso, la Via dei Colori, che metta al centro l'Appennino tosco emiliano e il suo crinale, che anche l'opera di Pietro ancora una volta ha unito e non separato.

Silvia Baglioni Ufficio Stampa Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano +39 3398270724 – ufficiostampa@parcoappennino.it www.parcoappennino.it

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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