Cerretto Alpi: Scuola della Cooperazione di Comunità

Grande successo di partecipazione per l'iniziativa

( Sassalbo, 19 Novembre 2014 )Cerreto Alpi ha ospitato lo scorso fine settimana la Scuola della Cooperazione di Comunità, un progetto promosso dall’Alleanza delle Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna e di Reggio Emilia, con il contributo della Regione Emilia-Romagna grazie al progetto “La cooperativa è una comunità” finanziato dalla Legge Regionale 6/2006. Dopo le due giornate organizzate in ottobre a Succiso, con la cooperativa Valle dei Cavalieri, la prima edizione della Scuola si è trasferita sabato 15'e domenica 16 a Cerreto Alpi, dove da anni opera una delle più significative cooperative di comunità italiane, I Briganti di Cerreto.
Anche questa volta è stata notevole la partecipazione: 45 persone provenienti da Lazio, Campania, Abruzzo, Marche, Umbria, Emilia-Romagna, Friuli, Trentino e Lombardia. Cooperatori, amministratori pubblici, ricercatori, imprenditori hanno ascoltato con attenzione le relazioni e si sono confrontati su una esperienza cooperativa che sta suscitando un grandissimo interesse. Iniziative nate inizialmente in piccoli paesi o vallate di montagna, con l'obiettivo di mantenere in quel luogo una comunità viva, attraverso la forma dell'impresa cooperativa, ma che ora stanno cercando di svilupparsi anche in paesi di pianura e nelle grandi città.
Sabato, dopo una visita al paese, i partecipanti alla Scuola sono stati accolti nella sede dei Briganti di Cerreto da Erika Farina e dagli altri soci della cooperativa, dai rappresentanti dell'Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia Giovanni Teneggi e Matteo Pellegrini e dal sindaco di Collagna Paolo Bargiacchi, che ha sottolineato il valore sociale ed economico di una esperienza come quella nata a Cerreto Alpi.
L'incontro è proseguito nella sala del ristorante da Gian, con gli interventi di Claudia Fiaschi, rappresentante nazionale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, da Paolo Venturi, direttore di Aiccon (il Centro Studi promosso dall’Università di Bologna, dall'Alleanza delle Cooperative Italiane e da numerose realtà, pubbliche e private, operanti nell’ambito dell’Economia Sociale) e da Flaviano Zandonai, sociologo di Euricse (Istituto di ricerca europea sulle cooperative e le imprese sociali). I relatori hanno analizzato l'esperienza delle cooperative di comunità dal punto di vista dell'impatto sociale ed economico nei territori, valutandone i vantaggi e le criticità. Vanni Ceccardi, dell'Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia, ha poi illustrato le principali caratteristiche della impresa cooperativa, in relazione alla possibile costituzione di una cooperativa di comunità. I partecipanti si sono poi recati al Mulino di Cerreto Alpi, oggi affascinante edificio ristrutturato per l'accoglienza dal Parco Nazionale e gestito dai Briganti di Cerreto. Nel Mulino Giovanni Lindo Ferretti, musicista, scrittore e abitante di Cerreto Alpi, ha sviluppato una riflessione sulla comunità e sul vivere in montagna.
Domenica i lavori sono proseguiti con una relazione di Maurizio Davolio, che assieme a Giovanni Teneggi fa parte del Gruppo nazionale sulle cooperative di comunità dell'Alleanza delle Cooperative Italiane. Davolio ha tratteggiato lo sviluppo della cooperazione di comunità e ha affrontato anche gli aspetti normativi che possono interessare una cooperativa di comunità, in assenza di una legislazione nazionale sulla materia.
Davolio ha anticipato che l'Alleanza delle Cooperative Italiane sta lavorando per predisporre una proposta che possa essere alla base di una auspicata legge nazionale. Le due giornate di lavoro sono state concluse da Lodovico Patelli, presidente della cooperativa L'Innesto. Patelli ha illustrato le numerose attività sviluppate dalla sua cooperativa per e con la comunità in una valle delle montagne bergamasche, la Val Cavallina.
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