Itinerari nell’Appennino Reggiano

Da Canossa a Bismantova al Parco Nazionale

( Sassalbo, 04 Giugno 2014 )

Presentate le due nuove guide realizzati da Andrea Greci per conto del Parco Nazionale, distribuite e realizzate in collaborazione con la Gazzetta di Parma: ‘Itinerari nell’Appennino Reggiano da Canossa a Bismantova al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano’.

Cuore geografico del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, l’Appennino reggiano non ospita soltanto le cime più elevate presenti all’interno dell’area protetta, le uniche a superare i 2000 metri, ma è un microcosmo di valli, boschi e montagne con caratteristiche e peculiarità che lo differenziano dai vicini settori emiliani così come dai versanti toscani. La Pietra di Bismantova ne è senza dubbio il centro visivo e simbolico, con la sua sagoma inconfondibile e magnetica, con le sue pareti perfette che emergono come per incanto dalle dolci colline circostanti. Ma al di là alla Pietra e delle grandi montagne come il Monte Cusna, l’Alpe di Succiso, il Monte Prado, sui sentieri dell’Appennino reggiano si possono ascoltare le voci di una storia millenaria, tra le rovine dei castelli Matildici così come nei luoghi della Resistenza, si possono ammirare “opere” della natura come i Gessi del Secchia o gli Schiocchi dell’Ozola, si possono attraversare panoramiche distese erbose come i Prati di Sara o estete foreste come l’Abetina Reale, si può camminare “sospesi” tra cielo e terra lungo il crinale dei Groppi di Camporaghena o sulle dorsali del Monte Vecchio, si possono incontrare panorami, profumi e sapori di Toscana e d’Emilia, di Mediterraneo e Continente, sulle montagne del Passo del Cerreto. Una montagna “di tutti” e “per tutti”, dove le famiglie così come gli escursionisti più esperti possono trovare “il proprio Appennino”. Quest’opera non vuole essere quindi solo e soltanto una guida escursionistica ai sentieri dell’Appennino reggiano ma un invito a scoprire queste montagne con curiosità e attenzione, rinnovando stupore e meraviglia. Il primo volume descrive l’escursioni più interessanti nelle Terre Matildiche e sulle montagne comprese tra il Passo del Lagastrello e il Passo di Pradarena, includendo i gruppi del Monte Ventasso, dell’Alpe di Succiso e del Monte La Nuda. Il secondo volume abbraccia la Val Secchia dalla Pietra di Bismantova e i Gessi fino al Monte Cusna, includendo anche le dorsali del Monte Fosola e il settore di crinale compreso tra il Passo di Pradarena e il Passo delle Radici. Mentre per le zone collinari e di media montagna si è operata una selezione degli itinerari più meritevoli (valutando sia l’oggettivo interesse naturalistico, storico e paesaggistico sia ovviamente la soggettiva valutazione dell’autore), i sentieri che ricadono all’interno dei confini del Parco sono trattati nella maniera più esaustiva possibile, affiancando escursioni note e frequentate ad altre decisamente meno conosciute, con l’obbiettivo di condurre il lettore e l’escursionista alla scoperta di queste “piccole grandi montagne”.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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