UNESCO così lontana e così vicina!

( Sassalbo, 22 Febbraio 2014 )

Appuntamento a Ligonchio lunedì 24 per sindaci e comuni appenninici, del Parco e oltre, da Canossa a Castelnovo Garfagnana, da Neviano a Fosdinovo. 

Vista dall’Appennino, l’Agenzia delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura può apparire qualcosa di molto lontano.

I bisogni quotidiani si chiamano frane, strade, lavoro, abbandono.

Ma qual è - a ben riflettere- la prima delle infrastrutture e la più importante delle forze per un territorio,anche se si tratta di un comprensorio montano?.. per il suo futuro e -ancor di più- per il suo presente?

Non ci possono essere dubbi, oggi: sono le risorse umane.

E’esattamente questo il primo obiettivo della candidatura alla reteUNESCO-MAB del territorio montano-collinare attorno ai due versanti del crinale tosco emiliano del Parco nazionale. 

Creare un capitale umano adatto alle sfide della crisi e della globalizzazione in un’area rurale come l’Appennino. Creare un capitale umano in grado di mettere in valore le cospicue risorse naturali, paesaggistiche e produttive di un territorio, in grado di apprezzare le risorse locali e farle apprezzare a livello globale.

Del resto è noto: è l’impoverimento delle risorse umane da sempre il deficit più grave e sofferto dei territori montani. E d’altro lato è proprio la crescita dell’educazione, della cultura e della scienza la missione essenziale delle reti di territori laboratorio dell’UNESCO.

Non si tratta dunque di andare a caccia di soldi, di finanziamenti, né di spenderne ,né di creare nuovi enti e normative, ma solo mettere in rete e mettere in valore il meglio che c’è.

Il Ministero dell’Ambiente sta promuovendo una “internazionalizzazione attiva “ dei parchi italiani.

Il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano ha scelto di non accontentarsi di un riconoscimento UNESCO di quel che c’è, ma di misurarsi con questo progetto di potenziamento culturale insieme con ampi territori a valle dei crinali.

Parmigiano reggiano e prosciutto di Parma, acque ed energie rinnovabili, Lunigiana eGarfagnana come nomi di ruralità storiche e ben identificate, sono la base di un progetto che al tempo stesso è di conservazione e di cambiamento, di innovazione sostenibile e competitività. L’appuntamento di Ligonchio è lo start up di una sfida molto importante,forse storica e soprattutto attuale.

Fausto Giovanelli, Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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