Il Parco e l'Appennino nella Rete UNESCO

Grande partecipazione all'incontro di Castelnovo ne’Monti

( Sassalbo, 30 Settembre 2013 )

Si svolto ieri a Castelnovo ne’ Monti, in occasione della Fiera di San Michele, il convegno ‘L’Appennino nella rete Unesco – MAB Convegno’. Un’occasione d’incontro e confronto a cui hanno partecipato i rappresentanti degli Enti Locali dell’Appennino reggiano e parmense, i presidenti delle Camere di Commercio di Reggio Emilia e Parma, Enrico Bini e Andrea Zanlari, il consigliere regionale dell’Emilia Romagna Gabriele Ferrari, la Senatrice Leana Pignedoli e tanti esponenti della società civile.   

La grande partecipazione al convegno da parte degli amministratori dell’Appennino reggiano e parmense in questa fase di costruzione di un progetto condiviso, voluto dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, sottolinea come il territorio del crinale sia pronto ad aderire all’UNESCO, sottoponendo la candidatura alla Rete MAB attraverso il Ministero dell’Ambiente.

Lo hanno detto chiaramente gli amministratori intervenuti, tra i quali: Gian Luca Marconi, primo cittadino di Castelnovo ne’Monti che ha aperto il convegno ricordando come sia importante aprire il territorio all’internazionalizzazione partecipando a Reti di alto prestigio come quella UNESCO; Enzo Musi, sindaco di Canossa, Serena Pellicciari, assessore di Casina e Claudio Moretti, sindaco di Monchio delle Corti. Così come Agostino Maggiali presidente dell'Ente di Gestione Parchi e Biodiversità Emilia Occidentale ha voluto porre l’accento sul fatto che la Riserva della Biosfera UNESCO può rafforzare il legame tra i versanti di Parma, Reggio, della Lunigiana e della Garfagnana, superando i confini del Parco Nazionale e raccogliere tutto il territorio che condivide da sempre eccellenze, saperi ed esperienze di conservazione, promozione e sviluppo.

Dal convegno di ieri è apparso chiaro che il precorso di certificazione UNESCO è sostenuto anche dai cittadini e dai rappresentanti delle loro associazioni. Così come hanno voluto sottolineare con i loro interventi Paola Bacci, dirigente scolastico dell’Istituto Superiore ‘Cattaneo – Dall’Aglio’ e Lino Franzini, responsabile della Protezione Civile Ana di Ramiseto che ha salutato con calore e soddisfazione la candidatura alla Rete UNESCO, ricordando come questo territorio abbia bisogno di svilupparsi intorno a un progetto sostenibile.

«Il riconoscimento dell’UNESCO come Riserva di Biosfera – ha spiegato Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale - viene accordato soltanto ad aree abitate e sfruttate dall'uomo, rimaste in uno stato vicino a quello naturale grazie alla loro economia agraria o forestale, veri laboratori di sviluppo sostenibile in grado di abbinare alla funzione di conservazione dei valori ecologici del territorio e degli spazi naturali, la valorizzazione delle sue specificità naturali e delle attività tradizionali di utilizzo eco-compatibili, uno sviluppo economico basato sue specificità culturali. Un’esatta fotografia del nostro territorio, per questo presentiamo con convinzione la nostra candidatura alla Rete MAB UNESCO, sostenuti e incoraggiati dal Ministero dell’Ambiente. L’area MAB che stiamo candidando va al di là dei confini del Parco Nazionale perché siamo convinti che quest’opportunità vada colta da tutto il territorio per realizzare un orizzonte comune e condiviso, un volano di dinamismo e competitività. Una strada che non imporrà ulteriori vincoli, né l’Unesco costituisce un’autorità amministrativa con poteri decisionali o regolatori, ma solo un osservatorio qualificato e internazionale sulla qualità e sostenibilità del paesaggio, dell’ambiente, degli insediamenti e delle attività. I primi incontri che abbiamo avuto ci confermano che l’attenzione e la volontà di aderire attraversa trasversalmente Istituzioni e cittadini, prova ne è che in pochi giorni, senza che la cosa fosse stata pubblicizzata, abbiamo già raccolto centinaia di firme a sostegno della candidatura».
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Il Parco e l'Appennino nella Rete UNESCO
 
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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