Una festa per chi ritorna a Costa de’ Grassi

( Sassalbo, 01 Settembre 2013 )

Grande affluenza al conferimento delle nuove “cittadinanze affettive” del Parco Nazionale

dell’Appennino Tosco Emiliano dai poli industriali come da  Reggio Emilia, Genova e Milano

Si è rinnovato ancora l’appuntamento che da anni cattura interesse ed emozione anche nel Comune di Castelnovo ne’ Monti, la Festa del Ritorno per i tanti cittadini affettivi e loro discendenti emigrati dalla montagna, le risorse umane fuoriuscite nel corso del tempo dall’Appennino che il Progetto “Parco nel Mondo”, promosso dal Parco Nazionale e gestito dall’ Unione Comuni Garfagnana, intende valorizzare alimentandone la ripresa dei contatti e la ricerca di nuove relazioni, in un’ottica di animazione culturale ed economica, apertura al mondo attraverso le moderne tecnologie e incremento di flussi di ritorno turistico ed economico locale.

Tra le melodie della Compagnia maggistica “Monte Cusna” di Asta di Villa Minozzo, che prima si è esibita con la rappresentazione de “I cavalieri erranti” di Luca Sillari ed ha poi proseguito con una selezione di versi di maggio sull’emigrazione in occasione della cerimonia, i nuovi cittadini affettivi si sono lasciati prendere dall’emozione e dal desiderio di condividere il loro attaccamento ai luoghi delle radici con i molti presenti nell’aia ad ascoltarli, così da meritare di riportarne le toccanti parole:

Marco Ferri,  nato e residente a Genova:  “Ho continuato a frequentare Parisola durante l’infanzia. Mantengo legami affettivi con le persone e con il territorio. Nonostante io sia sempre vissuto a Genova parlo spesso e bene il nostro dialetto”. Ilde Rosati nata a Castelnovo ne’ Monti residente a Reggio Emilia :“ Sono i ricordi che mi tengono legata al territorio. L’ambiente, i colori , i profumi dei nostri posti sono per me unici.  I “verdi” delle nostre terre non si trovano da nessuna altra parte. Io sono davvero e profondamente orgogliosa di essere  montanara. Della gente di montagna amo il carattere aperto, comunicativo e franco .Ogni volta che da Reggio vengo in montagna mi stupisco di quanto sia bella. Io ho molto viaggiato ma l’Appennino è il luogo in cui mi sento a casa”. E ancora, Anna Zannoni e il marito Roberto Marzani sono molto legati al  paese e conservano bei ricordi dell’infanzia e degli amici. Vengono volentieri perché ritrovano sempre i luoghi dal particolare legame affettivo. Giovanna Zannoni nata e residente a Genova : “Tanti sono i ricordi che mi legano a questa terra. Ricordi di estati passate, di amici e compagnie, di  un “senso di libertà” che ancora adesso vivo quando arrivo a Costa. Sento molto forte il contatto con la natura. Sono tuttora molto legata sia alle persone che al paese. Ho continuato a venire portando anche i miei figli, che hanno imparato ad amare questo straordinario territorio”. E il marito Aldo Martinis nato e residente a Genova  aggiunge “di questo paese mi sono innamorato. E fin dall’inizio l’ambiente mi ha entusiasmato. Ho sempre cercato di trasmettere alle persone la mia passione per questi posti, ed anche ai miei allievi”. Roberto Marescalchi, nato e residente a Genova:  “ Ho sempre mantenuto un forte legame con le persone che abitano questo territorio, con le sue tradizioni e la sua cultura. Infatti pur essendo nato e vissuto sempre a Genova, parlo bene il dialetto emiliano piuttosto che quello genovese”. Vittorio Tognetti, nato a Castelnovo ne’ Monti e residente a Milano: “ I miei genitori erano di Costa de’ Grassi, dove abbiamo sempre avuto una casa e dove io trascorro molto tempo. Sono anche volontario della Croce Verde. Mi sento molto legato a questo posto e alla sua gente”.

“Stanislao Farri, nato a Bibbiano e residente a Reggio Emilia ha attraversato per cinquant’anni  l’Appennino con la sua macchina fotografica e ne ha tramandato ai posteri le memorie e il paesaggio” testimonia la Prof. Clementina Santi che ne ha ritirato l’attestato. Dionisio Ielli, nato a Vologno e residente a Milano: “ Ho una casetta a Costa e torno a casa tutte le estati. Amo tanto questo territorio, soprattutto Vologno dove sono nato”. Pierluigi Tedeschi,  nato e residente a Reggio Emilia: “Mi piace e mi onora  pensare di far parte di questa comunità. Frequento e amo l’ Appennino da trent’anni. E’ il mio luogo dell’anima”. Carla Marzani, nata a Genova residente a Tortona, Alessandria:“ A Costa ci sono tutti i miei parenti. Io vengo sempre per le persone e per il paese che per me è stupendo. Soprattutto la Pietra di Bismantova che mi da consolazione. Io qui mi sento a casa”. Virginia Giordana Modonesi, nata a Milano residente a Arese (Mi) “Mia mamma è di Costa de’ Grassi e io ci vengo da sempre. Ho mantenuto un forte legame con le mie radici, sia con le persone che con il paese. Paese che anche mio marito ha con il tempo imparato ad amare”. Infine Loredana Ferrari, nata e residente a Genova: “ I miei genitori sono della zona. Mia madre di Costa, mio padre del Terminaccio. Vengo da quando ero bambina. E devo alle mie nonne l’amore per questa terra. Luoghi che ho conosciuto grazie ai loro racconti, alle storie di paese che mi narravano. Si, devo proprio dire che la mia cultura del territorio nasce da queste narrazioni. Importanti e da coltivare per tramandare la nostra storia. Ho un legame fortissimo con la mia terra. Un posto dove tornare, Sempre”

La cerimonia è stata condotta dal Presidente del Parco, Fausto Giovanelli, e dal Sindaco di Castelnovo ne’ Monti, Gian Luca Marconi, che afferma: “Il canto del maggio ha accompagnato perfettamente la consegna degli attestati ai Cittadini Affettivi legati dalla propria storia familiare ed artistica a Castelnovo ne’ Monti ed in particolare alla nostra frazione di Costa de’ Grassi. Abbiamo sentito dalle loro parole quanto sia forte il legame con l’Appennino, con la propria terra, il suo paesaggio, le tradizioni, la sua anima. Davvero una bella iniziativa del Parco Nazionale che contribuisce ad unire le popolazioni del proprio territorio nella convinzione ormai universale che “Parco” vuole dire valorizzazione e salvaguardia del nostro territorio. Grazie al Presidente  Giovanelli, l’Unione Comuni Garfagnana che cura il progetto e a tutti coloro che lavorano e amano la nostra montagna”.

Aggiunge il Presidente: “Ancora una volta con “Parco nel Mondo” riusciamo ad arrivare dritti al cuore della gente, a valorizzare i nostri piccoli borghi che hanno un valore inestimabile nel ricordo e nell’esperienza di chi lo ha abbandonato o non lo può vivere quotidianamente. E anche per Castelnovo ne’ Monti, sebbene sia la realtà più grande della nostra montagna, quasi urbana direi, la gente è riuscita a non disperdere il forte attaccamento e sentimento di appartenenza, così come espresso nelle parole dei tanti cittadini affettivi festeggiati in questa occasione”.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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