L’Appennino si presenta a Londra

( Sassalbo, 23 Novembre 2012 )

Per la prima volta il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano oltremanica.  Si è appena conclusa a Londra, alla presenza di un centinaio di persone, “Welcome to the Appennino Tosco Emiliano: Discovering landscapes, culture and traditional flavours between Tuscany and Emilia Romagna”, iniziativa di promozione territoriale del Progetto “Parco nel Mondo” che si è svolta in data 17 novembre u.s. presso la sede della comunità italiana in Clerkenwell Road.

Un evento sperimentale per il Progetto “Parco nel Mondo” che, ormai giunto alla soglia dei suoi cinque anni di attività, ha creato le condizioni per intraprendere una strada di promozione raggiungendo direttamente, con un’iniziativa semplice ma allo stesso tempo legata a potenziali risvolti socio economici, le comunità di emigrati e portatori di interessi locali già molto sensibili al made in Italy. L'Appennino Tosco-Emiliano ha un ricco patrimonio di tradizioni agroalimentari e gastronomiche, non sempre conosciuto e ben identificato soprattutto all’estero,  rappresentato tuttavia dall'elenco di prodotti a marchio DOP e IGP, di valore nazionale ed europeo, dei prodotti tipici tradizionali e dai Presidi Slow Food. Componenti cardine di questa tavola sono la "cultura del Parmigiano-Reggiano" di montagna per il versante emiliano, la "cultura del castagno" ampiamente rappresentata nei versanti di Garfagnana e Lunigiana, e la "cultura del testo", il disco piatto utilizzato per la cottura sul fuoco che caratterizza la cucina appenninica dell'alta Toscana.

Per coniugare questo straordinario insieme, il Progetto “Parco nel Mondo”, in collaborazione con i produttori ed operatori economici del Club Parco Appennino, la Strade dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa e la Strada del Vino dei Colli di Candia e Lunigiana, ha promosso una serata londinese enogastronomica a base di  prodotti tipici appartenenti ai paesaggi agro-alimentari dei due versanti, rivolta alla comunità di emigrati dall’Appennino Tosco-Emiliano, agli operatori locali e portatori di interessi specifici nell’ambito della promozione in tale settore. Un menù ispirato alle diverse tradizioni culinarie dei due versanti che, nel corso della serata è stato accompagnato dalla presentazione di vini di alcuni dei migliori produttori emiliani e toscani locali. Ecco gli indiscussi protagonisti: prosciutto di Parma del prosciuttificio “Borgo del Sole” di San Nicola di Prella (Corniglio), parmigiano reggiano del Caseificio del Parco (Ramiseto), aceto balsamico di Reggio Emilia, salumi della Garfagnana di Bertolini e Cecchi (Giuncugnano), formaggi e testaroli di Naturalmente Lunigiana (Filattiera), farro, farine, confetture e lavorati di Garfagnana Coop (San Romano in Garfagnana), mieli della Lunigiana di Montagna Verde e Al di là dell’Acqua, vini dell’azienda agrituristica Castel del Piano (Licciana Nardi), del Consorzio Strade dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa e la Strada del Vino dei Colli di Candia e Lunigiana.

“L’evento ha sperimentato con successo” – afferma il Presidente Fausto Giovanelli – “di riunire per una sera, in una tanto grande metropoli europea, parte della comunità di emigrati dall’Appennino emiliano, garfagnini e lunigianesi, e una rappresentanza di piacentini, addetti ai lavori, soggetti espressione del settore della ristorazione e non solo, per parlare di un Parco Nazionale nuovo, le due Regioni su cui insiste, le produzioni agroalimentari che meglio lo rappresentano e le opportunità in termini di flusso turistico di ritorno raggiungendo così il duplice obiettivo del progetto di saper riuscire a veicolare attraverso la forte relazione con le comunità di emigrati all’estero un messaggio promozionale completo che apra a nuove opportunità di sviluppo sostenibile.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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