Scuole di montagna, essenziali per la tenuta del territorio

L’Emilia Romagna promuove un network per valorizzare l’offerta educativa dei suoi territori montani

( 05 Maggio 2011 )

Si è svolta a Reggio Emilia, presso il Centro internazionale ‘Loris Maguzzi’, la conferenza regionale della Scuola di Montagna. Un incontro  per mettere a fuoco specificità, criticità ed esperienze maturate dalle scuole situate nelle zone montane della Regione.

La giornata di confronto costituisce il momento di avvio di Scuola@Appennino, un progetto con cui la Regione, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, le Amministrazioni provinciali e i Comuni, intende valorizzare l’offerta educativa delle realtà montane e sostenerne la qualità, attraverso la costruzione di un network tra scuole, istituzioni, associazioni e famiglie.

«E’ la prima volta che la Regione promuove una tale iniziativa e prende un impegno nei confronti di queste realtà – spiega Fausto Giovanelli, presidente del Parco dell’Appennino Tosco Emiliano – Le scuole di montagna hanno pochi alunni, spesso sono pluriclassi, hanno sicuramente meno mezzi degli istituti in città, ma non sono marginalità da difendere: sono realtà vitali, fondamentali per la tenuta del territorio. Hanno, infatti, un’importanza strategica, perché mantengono la coesione e l’identità delle comunità locali e allo stesso modo, sfruttando anche le nuove tecnologie, possono ridurre il gap con le scuole urbane e raggiungono un alto valore formativo». 

Non è un caso che l’incontro si sia svolto nel Centro dedicato a Malaguzzi, pedagogista di fama internazionale, ma prima di tutto maestro in una scuola di montagna, a Sologno, antico borgo recentemente entrato nel comprensorio del Parco dell’Appennino. Malaguzzi ha saputo coniugare la cultura del fare con le grandi potenzialità che ogni bambino custodisce, i cento linguaggi con le ricchezze del territorio e dell’ambiente naturale.

«Le scuole di montagna immerse nella natura del nostro Appennino, offrono opportunità irripetibili in città – conclude Giovanelli - un “biblioteca” naturale che vorremmo mettere a disposizione anche di bambini e ragazzi che vivono nelle aree urbane. E’ questo l’obbiettivo dell’Atelier di Ligonchio che, grazie alla collaborazione di Reggio Children, permette di esplorare e sperimentare le leggi fisiche e allo stesso momento vivere un giorno nel Parco».
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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