L’ambasciatore del Parco ritrova a Licciana Nardi la famiglia italiana

La storia di Sergio Gabrielli, tornato grazie al Parco Nazionale nella terra da cui partì il nonno

( 21 Settembre 2010 )

Sergio Gabrielli ha 34 anni e vive in Uruguay, la sua numerosa famiglia è cresciuta nella città di Salto in una fattoria costruita da suo nonno, che dopo la prima guerra mondiale decise di lasciare la Lunigiana per cercare un futuro migliore oltreoceano. Erano una famiglia molto numerosa e come spesso succede la vita era difficile, lui andò in Uruguay e non tornò mai in Italia, ma i suoi discendenti tengono molto all’origine italiana e hanno sempre desiderato di vedere il paese del nonno. Quest’anno Sergio è stato selezionato per partecipare al progetto “Orizzonti Circolari, Ambasciatori del terzo millennio” del Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano, rivolto ai giovani discendenti degli emigrati che sono partiti dai paesi dell’Appennino e oggi vivono in tutto il mondo; grazie a questo progetto Sergio, insieme ad altri 19 ragazzi che diventeranno gli ambasciatori del Parco nelle proprie comunità italo-americane, ha potuto conoscere il paese delle proprie radici familiari ed ha trascorso due settimane di soggiorno formativo nel territorio del Parco Nazionale. Durante l’incontro che il gruppo di Orizzonti Circolari ha avuto con gli amministratori lunigianensi, avvenuto a Comano, Sergio ha raccontato:”Venire in Italia per me e per la mia famiglia è sempre stato un sogno, ma fino ad ora nessuno di noi aveva avuto la possibilità di fare questa esperienza; sono felice di essere qui e di partecipare a questo progetto, anche perché ho realizzato un grande desiderio di mio nonno, che non è mai potuto ritornare a Villa di Panicale, il paesino dov’è nato nel Comune di Licciana Nardi. Per me è una grande emozione.” Sergio ha potuto vedere la casa di famiglia e soprattutto conoscere alcuni suoi parenti italiani, che non si sono mai spostati da Villa di Panicale, con cui suo padre dall’Uruguay aveva perso ogni contatto da molti anni. Tra sorpresa e commozione Sergio ha conosciuto il pro-cugino Egidio, che ha 80 anni, e la sua famiglia; si sono scambiati fotografie e informazioni, dopo tanti anni di silenzio. “In Uruguay la famiglia Gabrielli è molto numerosa, solo noi siamo sei fratelli, poi ci sono gli zii e tutti i cugini! Io sono sposato, ho un negozio di forniture elettriche e studio italiano perché in famiglia non lo parliamo più ma io voglio mantenere la lingua delle mie origini. A Salto, la mia città, faccio parte del Comitato del Turismo, che si occupa della promozione turistica del nostro territorio provinciale. Mio nonno e mio padre hanno sempre fatto gli agricoltori, abbiamo una fattoria di venti ettari, in cui alleviamo bovini da carne.” Per lui era grande la curiosità di visitare finalmente i luoghi in cui suo nonno nacque più di cent’anni fa ed è rimasto sorpreso nel vedere che la casa della sua famiglia ha le volte di sasso e perfino una piccola cappella del 1700, non si aspettava di avere alle spalle una storia così antica, ma adesso ha un motivo di più per riuscire a portare in Italia anche i suoi fratelli e magari i genitori o gli zii, a cui racconterà questa bellissima esperienza. “Sono molto contento.” Dice Sergio ”Ho avuto una grande opportunità. Quando sarò in Uruguay parlerò a tutti di questo bellissimo territorio, che oggi è diventato Parco Nazionale, ricco di tradizioni e di prodotti eccezionali che in America non è facile poter conoscere. Spero di poter tornare presto a trovare i miei cugini, magari con la mia famiglia che pensa da sempre all’Italia ma non ha mai potuto visitarla”.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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