In soli due mesi oltre 2500 visitatori

La prima estate dell'Atelier, cioè la prima prova del fuoco, dopo la corsa per l'allestimento e la bellissima giornata dell'inaugurazione. Una prova che conteneva una triplice verifica: innanzitutto quella della capacità del progetto di attirare l'interesse del 'pubblico', poi quella della capacità degli staff del Parco e di Reggio Children di sostenere l'urto sul campo e infine quella della possibilità del laboratorio didattico in quanto tale di corrispondere alle premesse e alle attese dal punto di vista pedagogico.

Verifiche ampiamente e positivamente superate. Oltre 2.500 visite in poco più di due mesi testimoniano di una capacità di attrazione che va oltre le aspettative. E che si manifesta già, pur essendo solo la fase di avvio, anche al di là dei confini della provincia di Reggio, delle quattro province del Parco e dell'Emilia Romagna. Soprattutto insegnanti, ma anche molte famiglie con bambini favorite dalla stagione di vacanza e poi gruppi, molti gruppi che si sono organizzati per la visita nei fine settimana o in occasione di iniziative ed eventi particolari preparati dal Parco o da Reggio Children. Ai quali vanno aggiunti i gruppi 'ufficiali' di delegazioni di studio, come quelle internazionali dei partecipanti alla Summer School o quella, dei giorni scorsi, degli svedesi del Reggio Emilia Institutet di Stoccolma.

I sei educatori-atelieristi, che hanno affrontato a turno il lavoro di accompagnamento all'esperienza didattica, hanno retto bene all'impegno e hanno raccolto un generale apprezzamento non solo per la competenza e la professionalità, doverose per un progetto di così alto contenuto pedagogico, ma anche per l'atteggiamento di grande disponibilità, che conferisce una valenza in più ad una attività che è anche di accoglienza e di connessione con l'ambiente di un parco naturale.

Un giudizio, quello generale sul valore dell'attività e sulle capacità di chi la gestisce, che si ricava dalla lettura del quaderno delle valutazioni e dei commenti a disposizione dei visitatori. Un quaderno che già si è colmato di apprezzamenti molto positivi (ne diamo conto in un altro articolo di questa rubrica) e che comunque andrà tenuto d'occhio perché potrà fornire indicazioni utilissime per adeguare il lavoro dell'Atelier e l'organizzazione che gli sta intorno. Perché le prove da affrontare sono ancora molte, ma la partenza è positiva e l'Atelier vi ha già mostrato tutte le sue grandi potenzialità.

 
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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