Giovanelli: UNESCO per l'Appennino ora é cosa fatta

In questi giorni da un versante all'altro dell'Appennino Tosco Emiliano si festeggia il riconoscimento del nostro territorio come Area 'Uomo e Biosfera' dell'UNESCO. Quello che abbiamo ottenuto a Parigi, però, più che di un traguardo è un punto di partenza. Con una metafora alpinistica possiamo dire che è un campo base: abbiamo fatto po' di cammino, ora ci tocca la salita per arrivare alla vetta.  

Siamo sicuramente orgogliosi del risultato, ma siamo altrettanto consapevoli che da oggi abbiamo più possibilità e più responsabilità, tutti: il Parco Nazionale, le Camere di Commercio e le Università, la Fondazione Reggio Children e i Consorzi di Bonifica, Coldiretti e Legambiente, i Cai e le Scuole, le associazioni e i comitati che hanno sostenuto e condiviso il percorso di candidatura; e soprattutto i 38 Comuni dell'Area MaB cui si è aggiunto il Comune di Reggio Emilia - fuori dal perimetro - che ha egualmente sostenuto la proposta. 

Questo successo è un riconoscimento alla bellezza e alla ricchezza ecologica delle nostre montagne che separano e connettono l'Europa e il Mediterraneo. È anche (e per sempre!) un grande omaggio ai valori umani, alla fatica, all'intelligenza e al lavoro di secoli, che hanno fatto i nostri progenitori per lasciarci un paesaggio costruito di saperi. Partiti dalla miseria per arrivare al benessere, tante generazioni che hanno saputo non solo vivere, ma innovare e progredire in Appennino, consegnandoci il ricco patrimonio di cui oggi è riconosciuto il valore. Anche il nostro obiettivo dev'essere quello di guardare avanti e di dare ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi l'orgoglio di appartenenza alla nostra terra, insieme al supporto e le conoscenze  necessarie per progredire sulla via dell'innovazione e dello sviluppo sostenibile, con la responsabilità e la volontà di collaborare tra di loro e con tutta la gente e i territori della Rete UNESCO e di tutto il pianeta.

Quanto per tutti il riconoscimento dell'UNESCO sarà un vantaggio dipende da ciascuno di noi, da come saremo capaci di metterlo non in bacheca ma in valore.

 
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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